Pescara. Un messaggio di denuncia verso la società contemporanea che prende forma e
vive nei cerchi blu, fluttuanti, che si avvicinano e si allontanano, alla ricerca di un contatto che fa fatica ad
arrivare. Ceravento – area di condivisione dell’arte e spazio culturale di Pescara – ospita “Contrasti”, prima
mostra personale di Nicolas Denino. Per l’artista, nato in Uruguay e residente in Toscana, l’evento pescarese è
un’occasione speciale, non solo perché è la sua prima personale, ma anche perché è un modo per riconnettere la
sua discendenza alla sua arte: il bisnonno negli anni della Grande guerra lasciò il paese d’origine, Pratola
Peligna, per trasferirsi a Montevideo. L’evento inaugurale domani, venerdì 9, dalle 17 alle 21.
La mostra, aperta a tutti, sarà visitabile fino al 23 luglio: martedì, mercoledì e giovedì 16-19, venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 20.
È consigliata la prenotazione, scrivendo a info@ceravento.it o contattando il numero 393.9523628.
Ispiratosi alla società liquida di Zygmunt Bauman, Denino racconta la difficoltà che gli individui governati dal
loro individualismo trovano nell’intessere relazioni umane. Perno centrale della sua prima fase artistica è la
serie Liquid. Le bolle, che sono rappresentazione degli individui, non si incontrano, si avvicinano e poi si
allontanano, in un continuo desiderio di unione. Si posano su storie già raccontate – da qui, ad esempio, le opere
che raffigurano le bolle su pagine di vecchi libri – le osservano e si nutrono della loro essenza. Nella seconda
fase, denominata Antitesi, invece, avviene il contrario. Dopo un lungo periodo passato senza contatto con altri
individui si sente ora il bisogno di interagire, di unirsi. Si arriva così alle bolle aggregate che prendono possesso
dello spazio, lo sovrastano e lo modificano. “Ceravento – afferma Loris Maccarone, ideatore del nuovo spazio
culturale pescarese – accoglie Nicolas Denino e si lascia contaminare dall’energia del suo blu. Per Denino si
tratta di un’occasione che ha una duplice valenza: non solo la scelta di Pescara per la sua prima mostra
personale, ma anche il ritorno in Abruzzo per connettere le sue origini alla sua arte”.