Bussi sul Tirino. “Nessun superamento dei limiti di contaminazione dell’acqua alla distribuzione”. E’ la tesi sostenuta dal chimico Lino Prezioso, uno dei due consulenti nominati dalla difesa, nel corso dell’udienza davanti al gup del Tribunale di Pescara, Maria Carla Sacco, relativa al procedimento bis sulla mega discarica di rifiuti tossici, rinvenuta nel marzo 2007, a Bussi sul Tirino. Il processo è un troncone di quello principale, che si è concluso nel dicembre scorso in Corte d’Assise a Chieti con l’assoluzione o la prescrizione per i 19 imputati. Gli imputati, che hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con il rito abbreviato condizionato all’audizione di esperti in materia ambientale, sono accusati di distribuzione di acqua avvelenata. Si tratta di: Giorgio D’Ambrosio, all’epoca dei fatti presidente dell’Ato; Bruno Catena, all’epoca presidente dell’Aca Spa; Bartolomeo Di Giovanni, come direttore generale dell’Aca; Lorenzo Livello, in qualità di direttore tecnico dell’Aca Spa e Roberto Rongione, responsabile del Servizio Sian della Asl di Pescara. “I dati dell’Istituto superiore di sanità dicono altro” ha sostenuto a margine dell’udienza di oggi Giulio Di Berardino, uno degli avvocati di parte civile. “Vedremo cosa accadrà nel corso del controesame dei periti della difesa”. Davanti al gup Prezioso ha trattato l’analisi dei dati relativi alla distribuzione dell’acqua e ha detto che non sono stati riscontrati superamenti dei limiti fissati dalla legge. Il consulente della difesa, inoltre, ha contestato la correttezza dei risultati forniti da alcuni laboratori privati, facendo riferimento alla metodologia in base alla quale gli esami vanno ripetuti molte volte, per confinare il limite di incertezza al 25 per cento. Prezioso ha sottolineato anche una serie di discordanze sulle analisi compiute dall’Arta, con riferimento ai pozzi numero 4 e 8. “La tesi della difesa punta a prendere in considerazione soltanto i dati legati al punto di distribuzione” ha sostenuto Lino Sciambra, avvocato di parte civile. Secondo l’accusa, invece, occorre valutare anche ciò che accade prima di arrivare al punto di distribuzione”. La prossima udienza si terrà il 27 ottobre. In quell’occasione si terrà l’audizione dell’altro perito nominato dalla difesa Gaetano Fara, il contoresame, e l’esame di tre esperti dell’Istituto superiore di sanità nominati dal pm Anna Rita Mantini
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