Pescara. E’ stata rinviata al prossimo 16 marzo l’udienza riguardante don Vito Canto’, l’ex parroco di Spoltore (Pescara) accusato di violenza sessuale a seguito dei rapporti che avrebbe avuto negli anni scorsi con un ragazzino di 15 anni, oggi maggiorenne. Il rinvio eè stato chiesto e ottenuto dal difensore dell’imputato, l’avvocato Giuliano Milia, per valutare l’eventuale richiesta di riti alternativi. Stando all’accusa, i rapporti sarebbero avvenuti nell’alloggio canonico del prete. A denunciare i fatti, prima alla Curia e poi alla squadra mobile di Pescara, diretta da Pierfrancesco Muriana, che si è occupata delle indagini, sono stati i genitori del ragazzo, che frequentava la chiesa di Spoltore e che si sarebbe confidato con i genitori solo a distanza di tempo , mentre i rapporti ci sarebbero stati tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012. Stando agli atti dell’indagine, i rapporti sarebbero avvenuti senza costrizione fisica ma, a distanza di mesi, avrebbero provocato una crisi di identità sessuale al ragazzino. Nei mesi scorsi il giovane che ha accusato il prete di abusi sessuali è stato ritenuto attendibile dai periti nominati dal gip Catapane e Cupillari. I due consulenti durante l’incidente probatorio del 21 aprile scorso hanno infatti sostenuto che il ragazzo non ha malattie psichiatriche che possano inficiare il profilo dell’attendibilità e della credibililità e che ha un buon indice della realtà.
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