Montesilvano. Aveva già rotto la vetrina di un negozio e stava per mettere a segno il furto, ma è stato bloccato dai Carabinieri: protagonista dell’episodio, avvenuto all’alba a Montesilvano, è un ragazzino di appena 12 anni. L’adolescente, i cui genitori sono entrambi in carcere, ha tentato il furto, poco dopo le 5 del mattino, in un negozio di telefonia che si trova su corso Umberto, in pieno centro. Aveva già infranto la vetrina con martello e altri attrezzi, quando i Carabinieri, agli ordini del capitano Vincenzo Falce, lo hanno scoperto. Il 12enne è stato affidato ai famigliari e segnalato all’autorità giudiziaria minorile. Inoltre, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito nella notte, hanno individuato un commerciante di 46 anni che deve scontare oltre cinque anni di reclusione e un marocchino di 34 anni destinatario di una misura cautelare risalente al 2013. In particolare, il 46enne, residente a Città Sant’Angelo (Pescara), fermato per un controllo mentre era con amici, è stato di recente condannato in via definitiva per reati in materia finanziaria, tra cui omesso versamento dell’Iva e bancarotta fraudolenta, commessi nel 2011. Deve scontare cinque anni e sei mesi di reclusione. I militari dell’Arma gli hanno quindi notificato il provvedimento; l’uomo è in carcere. Il marocchino, invece, è stato fermato alla stazione. Nei suoi confronti pendeva una misura cautelare emessa dal Tribunale di Torino nel 2013. Il giovane è accusato di reati legati alla droga, commessi in Piemonte nel 2011. Faceva parte di un sodalizio criminale attivo nello spaccio di sostanze stupefacenti, stroncato a Biella dalle forze dell’ordine.
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