“Mi addolora come sindaco che il Consiglio comunale non abbia trovato l’unanimità su un ordine del giorno di sintesi che potesse esprimere documentalmente lo sdegno e la condanna dell’intera città di Pescara, attraverso tutte le sue componenti, per la vigliacca aggressione a un ragazzo omosessuale” ha dichiarato il Sindaco Carlo Masci.
“Non sono queste le occasioni per dimostrarsi abbarbicati a una visione politica che intende forzare la realtà per dare la propria connotazione a un episodio che va stigmatizzato senza “se” e senza “ma”, come ogni atto di violenza e di prevaricazione, da qualunque parte provenga e qualsiasi sia la vittima. Per questo motivo avevo sollecitato un atto di responsabilità da parte di tutti che andasse oltre le connotazioni di partito e di coalizione. In attesa che gli inquirenti facciano piena luce e assicurino alla giustizia i responsabili della barbara aggressione e del ferimento, occorre ribadire che Pescara non è la città che si tenta strumentalmente di dipingere, creando e cavalcando polemiche puntualmente smentite dai fatti e indegne di chi ha davvero a cuore il bene comune. Sono stati proprio i pescaresi a intervenire per respingere e neutralizzare un folle attacco generato da ignoranza e intolleranza, e questo non va sottaciuto. Ed è il Comune di Pescara che si fa garante, nella pienezza del ruolo istituzionale, dei valori democratici e costituzionali nei quali si riconosce, ben oltre le divisioni politiche e le diverse sensibilità” ha continuato il primo cittadino.
“Di fronte a questo vergognoso e gravissimo episodio delinquenziale non esistono colori di partito né prospettive diverse, perché la risposta va data a una sola voce con la solidarietà, la vicinanza e la legalità.” ha concluso Masci.