Pescara. “La nostra storia personale, il nostro convincimento culturale, le nostre battaglie sono limpide e sono sempre dalla stessa parte: quella dei diritti delle donne. Le pescaresi e i pescaresi troveranno sempre in noi, e nei nostri colleghi di centrosinistra in Consiglio comunale, un sicuro e determinato presidio a difesa della Legge 194, una legge fra le migliori al mondo, e ci riconosciamo pienamente nello spirito e nelle battaglie che ne furono alla base”.
Lo spiegano in una nota i consiglieri di opposizione Marinella Sclocco Stefania Catalano Giacomo Cuzzi Mirko Frattarelli. “Il nostro voto alla mozione presentata dal consigliere Adamo Scurti non è in alcun modo espressione di una volontà diversa: siamo profondamente dispiaciuti se il nostro voto ha potuto anche solo far pensare che avessimo con un colpo di spugna cancellato decenni di mobilitazioni civili e politiche. Non ce li siamo affatto dimenticati, e se qualcuno ha pensato che il senso della mozione approvata anche grazie al nostro voto fosse quello di sconfessare la legge sull’aborto, ha pensato male, e male di grosso.
Nessun albero verrà piantato infatti per “ricordare” le interruzioni volontarie di gravidanza previste dalla legge 194: nel dispositivo della mozione, che è l’unica parte che impegna la giunta, si parla solo ed esclusivamente dei bambini mai nati, per i quali esiste una Giornata mondiale riconosciuta anche dal Ministero della sanità italiano e che sono altro rispetto agli embrioni di cui alla legge 194. Questo è lo spirito con il quale abbiamo votato la mozione, e nessun altro. Né potrebbe essere il contrario, in quanto una mozione consiliare non può andare contro una legge nazionale e alzeremo ogni vigilanza affinché non ci sia alcun tentativo di andare oltre. Anzi, proprio a difesa della 194 e dei precisi confini entro i quali occorre restare, presenteremo un ordine del giorno molto chiaro.
Terremo alta la guardia perché Pescara non torni indietro e non rinunci al cammino che ha fatto finora in nome dell’indipendenza e del rispetto delle donne”.