Pescara. Trasformazioni urbane, qualità del fiume e del mare e efficienza della macchina comunale: il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, in occasione della presentazione della nuova Giunta comunale, sintetizza così le priorità che l’amministrazione dovrà ora portare avanti in quella che ha definito la ‘fase 2’. “C’è una lunga serie di trasformazioni urbane di cui necessita Pescara ha detto dall’area di risulta, che deve arrivare alla sua riqualificazione, e siamo quasi alla predisposizione di un bando, al rilancio dell’ex Fea, da parcheggio a luogo strategico della città a cui guardano con interesse soggetti e istituzioni bancarie per fare un intervento importante nell’ambito culturale e che richiede la predisposizione di idonei strumenti urbanistici”. “C’è la questione della qualità del fiume e mare col tema del depuratore e con tutta una serie di iniziative e interventi connessi al suo funzionamento ha aggiunto dalla separazione della rete delle acque bianche e nere, alla predisposizione di vasche di accumulo al fine di evitare che ogni volta che piove si debbano emettere divieti di balneazione”. “Stiamo rendendo più efficiente la macchina comunale ha detto ancora Alessandrini rinnovando una categoria ampia di argomenti che va dagli asili alla nettezza urbana. Così per il servizio di refezione scolastica abbiamo accorpato sei appalti in uno, con l’effetto di dare dei pasti che costano meno e sono di qualità migliore perché il cibo è a km zero. Vogliamo proseguire con l’innovazione, rivoluzionando l’illuminazione esterna della città e anche interna agli edifici pubblici, con un sistema virtuoso che permette sostenibilità e risparmio, siamo partiti dalle scuole”. “Dobbiamo continuare il lavoro che ci impone il piano di riequilibrio e ridurre i costi pensando anche a forme di esternalizzazione dei musei, penso ad esempio al Vittoria Colonna che è struttura museale di primaria rilevanza data la sua centralità e pregio architettonico”, ha concluso.
“Oggi Alessandrini ha sostanzialmente scritto la parola ‘fine’ alla propria avventura da sindaco, visto che ora si ritroverà a fare i conti con una maggioranza consiliare più frantumata di prima”. Lo afferma Berardino Fiorilli, promotore dell’associazione ‘Pescara Mi piace’, che commenta così la nuova Giunta comunale di Pescara. “Dieci giorni di suspence, rinvii, attese e proclami, e alla fine dice Fiorilli la montagna ha partorito il topolino: la nuova composizione della giunta Alessandrini ha evidentemente risposto alle imposizioni della politica PdD’Alfonso, facendo fuori lo scomodo alleato Teodoro, definitivamente fuori dai giochi di maggioranza, e sacrificando due ‘agnelli’, come Sulpizio e Santavenere, recordwoman di voti, per fare spazio a due ingressi calati dall’alto, sebbene il profondo rispetto per le rispettive professionalità. Al sindaco Alessandrini e a tutta la maggioranza oggi torniamo a chiedere di porre fine a questa lunga agonia e di rassegnare le proprie dimissioni, evitando anche una sfiducia che ormai è dietro l’angolo”. Critico anche il coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini, secondo cui “quello che continua a mancare a Pescara è un sindaco. La parabola dell’astro nascente della politica Pd, il sindaco Alessandrini dice Cerolini si avvia a conclusione, dopo quel tentativo di riformattazione odierna della sua Giunta, avvenuta in un clima da ‘quiete prima della tempesta’, ovvero quella che si scatenerà in Consiglio comunale”. “A farne le spese aggiunge il coordinatore sarà una città ormai ferma da due anni, vittima delle lotte intestine di una maggioranza di sinistra incapace di fare scelte. I nuovi assessori nominati in realtà non segneranno un cambio di passo dell’esecutivo, ma sono solo dei professionisti che metteranno a disposizione della politica la propria conoscenza di codici e norme, dimenticando che per quello, all’interno della macchina comunale, ci sono già i dirigenti”. Polemiche arrivano anche dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle: “Squadra che vince non si cambia, ed Alessandrini oggi ha dimostrato di aver perso. Con lui ha perso tutta la città che ha dovuto subire oltre due anni di incapacità, pressapochismo e confusione”, dicono Enrica Sabatini, Erica Alessandrini e Massimiliano Di Pillo. “Alessandrini aggiungono manda a casa ben un terzo degli assessori. Un cambio talmente strutturale ed eclatante della squadra di governo, che mette nero su bianco l’inconsistenza assoluta di un’amministrazione Pd che ha paralizzato Pescara. Vedremo presto se e quanto la scelta nelle nomine degli assessori siano state, ieri come oggi, legate a meri ‘ricatti politici’. La prova arriverà quando alcuni consiglieri comunali decideranno per la loro uscita dalla maggioranza avendo perso l’assessore del proprio partito in Giunta. Il tempo, come accaduto oggi concludono ci dirà anche questo”.
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