Pescara. Il rischio di incendi aumenta con il caldo record ma anche a causa dei comportamenti imprudenti.
Un rischio reale per l’Italia che è un Paese boscoso con più di 1/3 (38%) della superficie totale nazionale coperta da foreste, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale emerge che si tratta di ben 11,4 milioni di ettari, decine di migliaia dei quali sono già andati in fumo quest’estate con il fuoco che ha travolto boschi, macchia mediterranea, animali, oliveti e pascoli causando danni economici ed ambientali incalcolabili.
Ecco allora il vademecum per garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio ambientale, messe a rischio dagli incendi, con quasi 8 italiani su 10 (78%) che si dichiarano appassionati delle tradizionali grigliate che si moltiplicano in prossimità del ferragosto, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè diffusa in occasione della settimana più bollente dell’anno.
“La prima regola da seguire nel bosco è quella – afferma la Coldiretti – di evitare di accendere fuochi non solo nelle zone boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove è consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via che il fuoco sia spento e anche le braci siano completamente fredde. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si è scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre – continua la Coldiretti – non abbandonare mai rifiuti o immondizia nelle zone boscate e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente”.
Nel caso in cui poi venga avvistato un incendio, consiglia la Coldiretti, occorre mantenersi sempre a favore del vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme e informare tempestivamente le autorità responsabili.
“Dal momento che – conclude – un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con la Forestale e con i corpi di Pubblica sicurezza per fermare comportamenti sospetti o dolosi”.