Pescara. “Oggi alla riapertura delle Terme di Caramanico c’era tanta gente, e questa è una cosa che ci soddisfa dopo quello che è accaduto. Siamo soddisfatti per la riapertura, ma stiamo lavorando anche in prospettiva, affinché l’attività possa essere duratura nel tempo”. Così l’assessore alle Attività Produttive della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, commenta la riapertura della struttura a Caramanico Terme e illustra le strategie messe in campo dalla Regione Abruzzo.
“Posso anticipare che mercoledì”, sottolinea Febbo, “avremo un importante incontro in Regione, a Pescara, con la proprietà e le rappresentanze sindacali per parlare del futuro delle Terme e dei lavoratori, anche alla luce delle difficoltà che in passato ha avuto la società di gestione”. In un incontro del 25 giugno scorso Febbo aveva annunciato di voler “tutelare l’immagine dell’Abruzzo e l’interesse di centinaia di lavoratori” e che il confronto con il gestore poteva “partire da due condizioni necessarie: revocare la liquidazione volontaria richiesta e regolarizzare la posizione contributiva della società”.
“Parliamo di due fronti”, dice oggi Febbo sulle strategie della Regione, “il primo riguarda l’ampliamento dell’offerta termale, su cui sta lavorando l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, in collaborazione con la Asr. Il secondo”, conclude, “ci vede impegnati con gli uffici dell’assessorato nella riforma della Legge sul Termalismo, nell’ambito del Piano Strategico Turistico”.