Pescara. “Stupisce che l’amministrazione di Pescara abbia deciso di celebrare i 30 anni della caduta del Muro di Berlino invitando a parlarne non una figura di Stato berlinese o tedesca o uno storico, ma la senatrice polacca Anna Maria Anders, da quest’anno ambasciatrice a Roma, candidata ed eletta con il partito della destra polacca Diritto e Giustizia, che aderisce allo stesso partito europeo di Fratelli d’Italia e di Erdogan, ed è fautore della cooperazione tra i Paesi del blocco di Visegrad”. Lo afferma Giovanni Di Iacovo, ex assessore della giunta di centrosinistra uscente nonché consigliere comunale a Pescara, commentando l’indizione di un consiglio comunale straordinario, intitolato “Dal 1989 una nuova era – 30 anni dopo”, da parte della maggioranza di centrodestra. E’ questa la nuova polemica che rischia di scoppiare a Pescara dopo la vicenda Segre, con un altro attacco del centrosinistra all’amministrazione Masci.
“Non si capisce il criterio per cui a parlare delle vicende di Berlino non sia stato invitato l’ambasciatore della Germania, visto che i fatti si sono svolti lì e non in Polonia, o una figura culturale e non politica” prosegue Di Iacovo. “La risposta è una sola, ovvero che l’amministrazione di Pescara continua ad avere una visione ideologica che pesa in tutte le sue scelte. Mentre fa eco in tutta Italia la pesante posizione dell’amministrazione di negare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, la stessa amministrazione avanza oggi una nuova analoga incomprensibile presa di posizione, altrettanto ideologica, che ci lascia senza parole”.
Non è tardata ad arrivare la risposta del centrodestra. “Come vota la senatrice Anna Maria Anders non mi riguarda. Non viene a Pescara in quanto ambasciatrice di Polonia o parlamentare, ma in quanto figlia del generale Anders che è un eroe di guerra, avendo combattuto contro i nazisti e i fascisti, per poi essere buttato fuori dalla Polonia dai comunisti che gli tolsero la cittadinanza” ha affermato Marcello Antonelli, presidente del consiglio comunale di Pescara in quota Lega.
Antonelli ha ricordato che “il padre dell’ambasciatrice ha comandato le truppe polacche a Montecassino e insieme alla Brigata Maiella ha risalito l’Italia nella guerra di Liberazione, per cui c’è anche un legame con la storia abruzzese. Anders viene a raccontare la sua esperienza familiare degli anni pre e post caduta del Muro. Di Iacovo, che avrebbe dovuto studiare la storia di questa famiglia, ha perso un’occasione per tacere” ha concluso Antonelli.