Spoltore. Celebrato questa mattina il primo matrimonio gay in Abruzzo: a presentare la richiesta di unione civile dopo l’entrata in vigore della Legge Cirinnà sono state Elena Cornacchia e Margherita Montefalcone che oggi si sono ritrovate nella sala consiliare del comune di Spoltore. A officiare le nozze è stato l’ex deputato del Prc Maurizio Acerbo. Il primo ‘fatidico’ sì in Abruzzo se lo sono giurato Elena e Margherita. La primissima unione civile della regione si è svolta nel comune di Spoltore, comune dell’hinterland pescarese e suggella ”il nostro coraggio, frutto di tanto amore”. Ad officiare l’unione tra le due donne, che hanno matrimoni convenzionali e figli di 9 e 16 anni delle precedenti relazioni, l’ex deputato del Prc Maurizio Acerbo, orgoglioso ”di essere probabilmente il primo cittadino italiano delegato da un sindaco a celebrare una unione civile, in questa che è a tutti gli effetti una giornata storica per l’Abruzzo, ed una grande vittoria di civiltà: bisogna ringraziare il comune e il sindaco Luciano Di Lorito e il lavoro dell’Ufficio di Stato civile per aver permesso la celebrazione di questo matrimonio”. ”Ma noi abbiamo solo applicato una seppur tardiva e sacrosanta legge dello stato ha poi spiegato Di Lorito Tutto questo clamore per fortuna nei prossimi mesi diventerà normalità e si spegnerà, come è giusto che sia. Gli auguri che faccio a Elena Cornacchia e Margherita Montefalcone sono grandissimi”. Le due spose a loro volta, vestite di bianco e con una tuba in testa altrettanto bianca sono apparse emozionate ma fiere del loro gesto ”sono le battaglie della vita, quelle private e quelle per scalzare i pregiudizi hanno spiegato Serve tanto amore e tanto coraggio per resistere in queste che sono le lotte per la diversità. Chi ci ha dato la forza? Anche le nostre figlie, sono le prime che ci appoggiano”.
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