Crognaleto. Un intero paese isolato, frazioni comprese, con 700 persone tagliate fuori dal mondo. E’ la situazione a Crognaleto, piccolo centro della provincia di Teramo a mille metri di quota, dopo la chiusura del ponte di Aprati, decisa in Prefettura in seguito a un sopralluogo della Dicomac della Protezione civile: ponte inagibile per il rischio di crollo. La relativa ordinanza della Provincia ha suscitato le ire del primo cittadino Giuseppe D’Alonzo che aveva chiesto inutilmente soluzioni alternative. Il ponte in questione era sotto controllo già dal terremoto del 24 agosto. Al momento Crognaleto e le frazioni di Valle Vaccaro, Frattoli, Alvi, Tottea, Cervaro e Cesacastina non sono raggiungibili da nessuna delle due vallate, questo anche a causa di massi caduti a monte del paese, che non lasciano via d’uscita su Piane Roseto. “Fino a ieri erano state stabilite solo limitazioni al traffico spiega il sindaco D’Alonzo Oggi è stata decisa la chiusura del ponte che di fatto isola 700 persone. E’ un momento difficilissimo per il territorio. Ho convocato una riunione al Coc comunale e stiamo andando sul territorio ad avvisare i cittadini, sono arrabbiatissimi. Affronteremo anche questa emergenza. Metterò un’ambulanza dall’altra parte, un presidio sanitario in modo da affrontare eventuali problemi. E’ vero che di notte si alza un elicottero per il volo notturno, ma ci sono frazioni isolate difficili da raggiungere”.
Il Ponte sul Fosso dei Colli nel Comune di Castiglione a Casauria (Pescara) è stato chiuso al traffico veicolare e ciclopedonale. Il dirigente del settore Viabilità della Provincia di Pescara, Paolo D’Incecco, ha firmato l’ordinanza di chiusura contestualmente alla limitazione del transito, consentito solo a residenti e mezzi di soccorso, sul tratto della Provinciale 53 dal km 2 + 400 al km. 3+560. L’infrastruttura “presenta un cedimento in corrispondenza della spalla destra, guardando verso valle, precisamente nella zona sottostante l’appoggio delle travate, con evidenti lesioni del paramento esterno in corrispondenza della spalla stessa, delle murature di contenimento e di protezione della rampa di accesso, quest’ultima con evidenti segni di cedimenti e di rifacimento del manto stradale”. Il susseguirsi dei fenomeni sismici, spiega D’Incecco, “ha sottoposto a un forte stress strutturale l’opera, già parzialmente compromessa, ponendo fondati dubbi riguardo la sicurezza della circolazione stradale e rendendo concreta la proposta di interdizione al traffico veicolare”. La notizia della chiusura del ponte è stata trasmessa agli organi competenti e ai sindaci di Corvara, Pietranico, Pescosansonesco, Torre de’ Passeri e Castiglione a Casauria, con i quali il presidente della Provincia, Antonio Di Marco, organizzerà un incontro “per valutare insieme i correttivi utili a regolare il traffico sulla provinciale 53 che attraversa suddetti Comuni”.