Penne. “La scelta del governo regionale di chiudere il Punto nascita di Penne e di declassare il presidio ospedaliero “San Massimo” rischia colposamente di mandare in tilt la sanità pescarese”. Lo afferma il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, a margine dei lavori della Commissione di Vigilanza, che oggi ha ospitato le audizioni del sindaco di Penne, Rocco D’Alfonso, e del Direttore Generale della Asl di Pescara, Claudio D’Amario. “Dal dibattito emerso in Commissione di Vigilanza – osserva Sospiri – appare chiaramente che la scelta di chiudere il Punto nascita di Penne è stata solo politica, cioè voluta dal Partito democratico, perché non si è tenuto conto del territorio vestino e delle sue peculiarità orografiche, ma solo di logiche, lo ripeto, politiche. Il sindaco di Penne Rocco D’Alfonso non ha ben compreso che dopo la chiusura del punto nascita e il declassamento del presidio ospedaliero, Penne rischia seriamente di perdere tutto. È grave, poi, l’inerzia del governo regionale di centrosinistra sulla destinazione dei 12 milioni di euro programmati dal Presidente Chiodi per la ristrutturazione dell’ospedale di Penne e per la realizzazione del nuovo pronto soccorso. Abbiamo i fondi disponibili, ma il Presidente D’Alfonso non li assegna e non consente l’avvio dell’appalto dei lavori. Questa inerzia è inspiegabile. Ci batteremo – conclude Sospiri – affinché questa riforma della sanità regionale venga neutralizzata”.
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