Pescara. “La speranza è che i vari comuni abruzzesi amministrati dal centrosinistra e in particolare Pescara, che ha vissuto la grande illusione del dalfonsismo e che non ha ricandidato il sindaco uscente certificandone il fallimento, finalmente voltino pagina”. Lo ha detto Marco Marsilio, presidente della giunta regionale abruzzese, oggi pomeriggio a Pescara, durante la presentazione dei candidati di Fratelli d’Italia alle elezioni comunali di Pescara, Montesilvano e Città Sant’Angelo, e alle elezioni europee.
Presenti, tra gli altri, il coordinatore regionale del partito Etel Sigismondi, i coordinatori provinciale e comunale di Pescara, Stefano Cardelli e Roberto Carota, il consigliere regionale Guerino Testa e i candidati alle europee Margherita D’Urbano e Mario Quaglieri. “Abbiamo bisogno di amministrazioni comunali che possano collaborare con spirito costruttivo”, ha aggiunto Marsilio, “e che si allineino ai programma per produrre risultati ai favore delle nostre città”.
“Vogliamo che Giorgia Meloni prenda vagonate di voti alle europee, per affermare una leadership importante”, ha precisato Marsilio davanti alla platea pescarese, “il nostro è un partito giovane, che nonostante le fragilità di un partito che è nato piccolo continua ad esserci. Ciò significa che la scelta di chi ci sostiene è frutto di una riflessione consapevole e approfondita”.
“Mi trovo a svolgere un mestiere impegnativo”, ha spiegato Marsilio, “che in alcuni casi fa tremare i polsi e che è reso ancora più difficile dalle tante promesse che qualcuno ha seminato, facendo credere che avrebbe distribuito milioni di euro”.
“Promesse come quelle fatte al sindaco di Torino di Sangro, nel chietino,un comune alle prese con grossi problemi di erosione costiera”, ha proseguito Marsilio, “al quale era stato fatto credere di avere a disposizione 2 milioni di euro, quando in realtà era stato messo a bilancio solo un milione e che per questo si è visto bocciare il progetto dal Provveditorato alle Opere pubbliche”.
“Queste sono promesse che inevitabilmente pesano sulla credibilità di un’amministrazione”, ha concluso il governatore, “io sono di una pasta diversa, preferisco deludere in un primo tempo, spiegando che è difficile trovare le risorse e poi impegnarmi seriamente per reperirle”.