L’Aquila. Sono 310 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Sono emersi dall’analisi di 4.993 tamponi molecolari: è risultato positivo il 6,21% dei campioni. Ancora alto il dato sui decessi, che sono 15. Il bilancio delle vittime sale a 2.067. Si registra un nua nuova significativa riduzione dei ricoveri, che passano dai 717 di ieri ai 700 di oggi, nonostante il tasso di occupazione dei posti letto resti comunque oltre le soglie di allarme. La situazione migliora rapidamente nel Pescarese e nel capoluogo adriatico, dove l’incidenza settimanale è ai valori più bassi degli ultimi mesi, in entrambi i casi inferiore a 150, a fronte di una soglia di allarme fissata a 250, mentre peggiora nell’Aquilano, dove l’incidenza arriva a circa 215. I nuovi positivi hanno età compresa tra 1 e 95 anni.
Quelli con meno di 19 anni sono 53: 18 in provincia dell’Aquila, tre in provincia di Pescara, 16 in provincia di Chieti e 16 in provincia di Teramo. I quindici decessi, sei dei quali relativi ai giorni scorsi e comunicati solo oggi dalle Asl, riguardano persone di età compresa tra 39 e 93 anni: due in provincia di Chieti, una in provincia dell’Aquila, una in provincia di Teramo e undici in provincia di Pescara. Gli attualmente positivi sono 10.487 (-164): 621 pazienti (-14) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 79 (-3, con 3 nuovi accessi) sono in terapia intensiva, mentre gli altri 9.787 (-147) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. I guariti sono 50.987 (+459).
La località con più nuovi casi è L’Aquila (25). Solo dieci i contagi recenti a Pescara. Dei 63.541 dei casi totali abruzzesi, 15.293 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+107), 16.182 in provincia di Chieti (+81), 16.813 in provincia di Pescara (+42), 14.551 in provincia di Teramo (+99), 512 fuori regione (+2) e 190 (-21) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Intanto sarà on line a partire da domani la piattaforma telematica regionale per le manifestazioni di interesse alla vaccinazione anti Covid 19 riservata agli over 70 nati tra il 1942 al 1946. I nati nel 1941, invece, potranno aderire alla piattaforma per gli over 80, tuttora attiva. Lo comunica l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, specificando che in queste ore sono in corso le ultime prove tecniche del sistema, che non è ancora operativo e non registra adesioni. “Abbiamo scelto di suddividere la fascia di età 70-79 in due sottogruppi – spiega l’assessore – proprio per consentire una migliore organizzazione della raccolta dei dati e della successiva campagna di somministrazione, che coinvolgerà una platea potenziale di circa 135mila abruzzesi. A breve apriremo anche ai nati tra il 1947 e il 1951”. L’adesione, come sempre, è libera e volontaria, non è vincolante e può essere revocata dall’interessata in qualunque momento. Coloro che aderiranno alla vaccinazione riceveranno successivamente dalla propria Asl tutte informazioni sulle caratteristiche del vaccino ai fini della sottoscrizione del Consenso Informato, necessaria prima della somministrazione dello stesso. (