Pescara. Sei unità, per un totale di 18 medici. La Asl di Pescara è al lavoro per costituire le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, che, introdotte con ordinanza del governatore Marco Marsilio, dovranno occuparsi della gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero.
Il provvedimento del presidente di Regione prevede la creazione di un’Unità ogni circa 50mila abitanti. Considerato che a Pescara e in provincia abitano 300mila persona, l’azienda sanitaria ne sta attivando sei. Due, in base all’avviso pubblicato dalla Asl, saranno a Pescara, una a Montesilvano, una a Penne, una a Cepagatti e una a Scafa. “La durata degli incarichi è limitata alla durata dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, come stabilito dalla delibera del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020”.
L’avviso è rivolto a medici titolari o supplenti di continuità assistenziale, medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale e laureati in medicina e chirurgia abilitati e iscritti all’ordine di competenza.
E’ prevista la chiamata diretta “preferibilmente rivolta” ai medici di continuità assistenziali titolari o supplenti nell’ambito territoriale dell’Unità speciale, ai medici inseriti nelle graduatorie aziendali già approvate per il conferimento degli incarichi provvisori o di sostituzione e ai medici inseriti nella graduatoria regionale per la medicina generale.