Pescara. Circa 3.700 firme sono state consegnate ieri al sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, da un gruppo di cittadini che ha manifestato in centro e poi ha raggiunto il Comune per chiedere che corso Vittorio Emanuele, da poco riqualificata su un tratto, resti pedonale e non venga riaperta al traffico come nelle intenzioni di Palazzo di citta’. Con loro i consiglieri comunali Luigi Albore Mascia, Marcello Antonelli, Vincenzo D’Incecco e Carlo Masci, che hanno promosso una parte della raccolta firme, mentre con Alessandrini c’era il vice sindaco con delega alla Viabilita‘ Enzo Del Vecchio. Tra i firmatari e promotori della raccolta anche i titolari di 42 attività commerciali anche se alcuni, negli ultimi giorni, sembrano aver cambiato idea apponendo un cartello sulle vetrine per sollecitare la riapertura al traffico. Il sindaco ha confermato che si punta a riaprire il corso alle auto in direzione sud-nord e al trasporto pubblico in entrambe le direzioni con limite di velocita’ fissato a 30 chilometri orari. Il tutto dovrebbe avvenire entro la prima decade di novembre. “L’idea di chiudere un pezzo del corso e’ molto suggestiva – ha aggiunto – ma ho il dovere di considerare la viabilita’ complessiva”, ha detto ai cittadini ricordando che ogni giorno Pescara e’ attraversata da centomila auto. Si e’ comunque detto disponibile a prendere in considerazione l’esito di un referendum, se si terra’ su questo tema. “La città si e’ gia’ appropriata di quella infrastruttura – ha osservato Marcello Antonelli, capogruppo di Fi. Vi invitiamo a non essere miopi e non innamorarvi di una posizione”.
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