Montesilvano. Si è conclusa nella giornata di ieri, 10 dicembre, un’attività investigativa durata diversi mesi che ha smantellato un “baby” sodalizio dedito allo spaccio di stupefacenti. La banda, composta da minorenni, operava prevalentemente a Montesilvano.
I Carabinieri della Compagnia di Montesilvano hanno effettuato 5 perquisizioni domiciliari, nei confronti di altrettanti indagati, in esecuzione di decreti di perquisizione firmati dal Pm Benigni; uno dei 5 è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Di Carlo- che ne ha disposto gli arresti domiciliari.
Tutti sono ritenuti, a vario titolo, responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e il ragazzo sottoposto agli arresti, oltre che per la detenzione della sostanza, è indagato per reiterate minacce nei confronti di un coetaneo, a cui sono seguite anche delle percosse, volte a costringerlo a ritrattare le sue dichiarazioni accusatorie rilasciate ai Carabinieri nel corso delle indagini, allo scopo d’indurlo a rendere una falsa testimonianza.
L’operazione ha avuto la sua origine nel marzo 2018, quando gli odierni indagati erano tutti minorenni e i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano hanno acquisito la notizia di un ragazzo che aveva minacciato e maltrattato i propri genitori. Queste violenze scaturivano dal crescente bisogno di denaro del minore, necessario per rifornirsi di sostanza stupefacente, sia per uso personale che per la sua attività di spaccio. Dall’arresto di questo ragazzo, si è partiti con una serie di approfondimenti investigativi che hanno permesso di ricostruire una lunga serie di cessioni di sostanza stupefacente da parte dell’arrestato, ma soprattutto da parte di altri giovani del posto.
Identificati i numerosi clienti, tutti coetanei degli attuali indagati, questi sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori e sono stati interrogati. In ogni caso si è potuto accertare che le attività di spaccio avvenivano praticamente in ogni luogo della città, ovunque ce ne fosse bisogno.
Nel giugno scorso, in riscontro all’attività, c’è stato un secondo arresto in flagranza di reato; il ragazzo arrestato è stato trovato in possesso di 10 dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, nonché di circa 190 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Le indagini hanno poi accertato che l’attività di spaccio è risalente almeno al gennaio 2017, quando i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano hanno denunciato uno degli odierni indagati, trovato in possesso di circa 50 grammi di marijuana e di un piccolo quantitativo di hashish.
Inoltre, nel corso dell’attività, sono altresì emersi in capo ad uno degli indagati gravi indizi di colpevolezza in ordine ad episodi di violenza sessuale aggravata consumati in danno di una minorenne, motivo per il quale nei suoi confronti, nel mese di settembre 2018, è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni di L’Aquila.
A seguito di tale arresto, il ragazzo che nelle giornata odierna è stato sottoposto agli arresti domiciliari, resosi conto della situazione, ha posto in essere reiterate minacce nei confronti di uno dei testimoni al fine di farlo ritrattare.
L’attività posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Montesilvano ha duramente colpito un sodalizio di giovanissimi spacciatori e ha permesso di accertare e ricostruire plurime attività di spaccio poste in essere dagli indagati, sia in concorso tra loro che individualmente, nonché di sequestrare complessivamente circa 300 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, circa 4 grammi di cocaina, nonché vario materiale per il confezionamento.
Nella giornata di ieri, al fine di riscontrare quanto già ampiamente ricostruito, è stata data esecuzione ai provvedimenti di perquisizione delegati dall’autorità giudiziaria di Pescara.