Sulmona. Non ha nascosto la sua profonda emozione, la presidente Stefania Baldassarre, alla presentazione della Galleria dell’aglio rosso di Sulmona, per il fatto di vedere un riconoscimento così grande per un lavoro portato avanti per dieci anni da pochi produttori locali. Un consorzio che partito dalla laboriosità di sole dieci persone, adesso di produttori ne conta una settantina.
È stato inaugurato il Museo-Galleria dell’aglio rosso di Sulmona che ieri, 22 maggio 2022, ha aperto le porte dell’Abbazia di Santo Spirito a Morrone alla Badia di Sulmona, in provincia dell’Aquila.
Il progetto, che racconta “la storia dell’oro rosso” di Sulmona, voluto dal Gal Abruzzo Italico-Alto Sangro, in collaborazione con il Parco Maiella e il Consorzio aglio rosso di Sulmona, avrà ora uno spazio tutto suo dove anche i tanti turisti che arrivano soprattutto nel weekend a visitare la sede operativa del Parco, potranno conoscere un prodotto di cui il territorio è orgoglioso e che “profuma” e colora da sempre i piatti della tradizione culinaria sulmontina.
Prima del taglio del nastro alla galleria, salutato anche dai piatti tipici preparati dai volontari della Pro loco, il progetto è stato presentato in una sala gremita di pubblico che ha plaudito l’iniziativa. A coordinare i lavori Gaspar Rino Talucci (presidente del Gal Aias).
Dopo l’intervento di Baldassarre (presidente del Consorzio aglio rosso di Sulmona) che ha ringraziato oltre che tutti i suoi collaboratori che hanno permesso il raggiungimento di un obiettivo così importante, a spiegare l’importanza di coniugare cultura e iniziative di questo tipo, che aiutano a riscoprire l’identità di un territorio, ha preso la parola Federica Zalabra (direttrice regionale dei Musei d’Abruzzo).
Lucio Zazzara (presidente del Parco Maiella) ha posto l’attenzione su come la valorizzazione dell’aglio, a Sulmona, come anche in tutta la regione e il centro Italia, faccia parte di un patrimonio che richiama sempre più spesso l’attenzione del turismo, oggi particolarmente orientato verso la scoperta di prodotti di nicchia che vengono dalel sapienti mani dei produttori locali che riescono a dare vita a un circolo virtuoso di economia sempre più importante.
Il plauso dell’iniziativa è arrivato anche da Gianfranco Di Piero, il sindaco di Sulmona e i rappresentanti istituzionali di Regione Abruzzo e Provincia dell’Aquila.
A raccontare le proprietà dell’aglio rosso, un “sapore da salvare” e a relazionare su tutela della biodiversità che passa anche sul lavoro fatto per questo progetto, è stato Luciano Di Martino, biologo botanico, direttore del Parco Maiella.
Anna Berghella ha trattato la tutela del marchio e Tiziana Pasqualone, progettista del Museo-Galleria ha infine raccontato come è nato e come è stato sviluppato quello che è ora un presidio di memoria e gusto.
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Le teste, per essere davvero sulmonesi, devono essere al massimo tra i 4,5 e i 5,5 centimetri; le zolle vanno raccolte rigorosamente a mano e, una volta, dalla loro vendita si otteneva in cambio il concime per i bulbi. Oltre ad un sapore intenso, si distingue per le sue proprietà organolettiche e curative, tanto da essere allo studio di diverse case farmaceutiche e, comunque, è un ottimo “disinfettante” per il corpo dentro e fuori, tant’è che gli allevatori lo danno ai loro animali per purificarli e i contadini se lo strofinavano addosso per tenere lontano gli insetti e alleviare il prurito provocato dalle loro punture.
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