Pescara. Un anno di pandemia ha reso l’Italia un paese più ciclabile. È il bilancio che fa la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), la rete delle associazioni ciclistiche italiane, in occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta, istituita dall’Onu nel 2018 per il 3 giugno.
Secondo quanto dichiara il presidente Fiab Alessandro Tursi, negli ultimi 12 mesi gli spostamenti in bici nelle città italiane sono aumentati del 30%.
Sono stati venduti 2 milioni di bici (grazie anche al bonus) e sono stati stanziati da governo e parlamento circa 1,5 miliardi di euro in sostegni per la ciclabilità. Il parlamento ha introdotto una serie di riforme del Codice della Strada a favore delle biciclette, comuni nel resto d’Europa e mai applicate in Italia.
I Comuni (secondo i dati di Legambiente) hanno realizzato complessivamente 193 km di nuove ciclabili.
Tursi spiega che durante la pandemia più gente ha cominciato a pedalare per evitare i mezzi pubblici a rischio
infezione, e ha finito per scoprire che è un sistema comodo e rapido per spostarsi in città.
Grazie a una coscienza ambientalista più diffusa, i governi Conte e Draghi hanno destinato una fetta di ristori alle ciclabili e al bonus bici, e il parlamento ha approvato una serie di norme a favore delle biciclette. “C’è stato un cambio di passo – commenta il presidente della Fiab -. La bici ora è costantemente nell’agenda politica di governo e comuni”.