Pescara. Oggi è la giornata nazionale in memoria delle vittime del Corinavirus. Un anno fa infatti il 18 marzo 2020 l’Italia affrontava il suo giorno più nero: 2.978 le vittime del Covid19 nel Paese. Intanto a Bergamo decine di camion dell’Esercito portavano nei forni crematori delle città vicine i feretri dei morti che la città non riusciva più a contenere. Per l’occasione, oggi, il presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Bergamo e prenderà parte a due eventi: la prima al cimitero monumentale e la seconda all’inaugurazione del Bosco della memoria.
“Esattamente un anno fa questa fotografia, scattata da un balcone di Bergamo, si diffuse rapidamente in tutto il mondo, divenendo la tragica icona del nostro lutto nazionale”. Ha scritto questa mattina l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, questa mattina sulla sua pagina Facebook.
“I camion militari che trasportavano fuori città centinaia di bare delle vittime della prima, grande ondata di Covid-19, ci costrinsero a misurarci con una ferita destinata ad aprire uno squarcio di dolore senza fine nella nostra comunità nazionale.
Sono stati giorni terribili. Il grande senso di responsabilità e la necessità di rimanere lucidi e reattivi ci hanno dato la forza per affrontare questa grande sofferenza collettiva. L’adesione dei cittadini allo slancio unitario di protezione dei più fragili ci ha consentito di non rimanere sopraffatti nel momento più duro della nostra storia più recente.
Oggi è la Giornata nazionale dedicata alle vittime di questa pandemia. Il ricordo ci riporta a quei giorni in cui acquistammo tutti la piena consapevolezza che la salute dei nostri cittadini, anche dei più anziani e vulnerabili, sarebbe stato il valore supremo da difendere, la cifra della nostra civiltà. Fu allora che ci persuademmo che i sacrifici personali, grandi o piccoli che sarebbero stati, la solidarietà collettiva, la responsabilità condivisa sarebbero stati i nostri imperativi categorici.
Il ricordo di tante vite spezzate, il dolore per tanti affetti perduti ci deve ora trasmettere la forza per vincere questa sfida. Abbiamo dimostrato di essere una grande comunità nei giorni del dolore. Dimostreremo di esserlo anche nei giorni della speranza e del riscatto. Li attendiamo presto”.
Lo stesso evento è stato ricordato sui social, sulla pagina istituzionale, anche dalla Polizia di Stato.
“Un anno fa, a Bergamo, una fila interminabile di camion militari trasportavano le bare di coloro che per primi sono stati sopraffatti dal Coronavirus”, il commento con gli hashtag “per non dimenticare” e “grazie a nome di tutti”, “oggi, nella Giornata nazionale in memoria delle vittime da Covid19, ricordiamo i nonni, i padri, le madri, i figli, i nipoti, gli amici, e tra loro anche 11 donne e uomini della Polizia di Stato, che, soli e lontani dall’affetto dei propri cari, troppo presto ci hanno lasciato”.