Pescara. Il nostro primo pensiero va quest’anno proprio a voi, cari lettori, che ogni giorno, numerosi, ci tenete compagnia, consultando il nostro sito e la nostra pagina Facebook per essere informati e restare aggiornati in tempo reale su ciò che accade in Abruzzo: dalla politica, ai fatti di cronaca, spaziando per eventi e curiosità. E’ proprio grazie ai nostri lettori che l’anno appena trascorso ha visto questo quotidiano crescere in maniera esponenziale.
Nel 2017 abbiamo registrato 43 milioni di click, quasi 120mila al giorno, con una crescita del 12% rispetto al 2016. I nostri lettori sono aumentati anche su Facebook e oggi contiamo quasi 125mila fans (83mila fans AbruzzoLive e 41mila fans MarsicaLive). Numeri e successi per i quali abbiamo conquistato il primo posto nella classifica di Alexa e che sette anni fa, quando abbiamo cominciato questa avventura, potevamo solo sognare. Ma il sogno oggi si è avverato grazie alla nostra grande “crew”, formata da giovani con la voglia di fare, ma soprattutto alla fedeltà di voi lettori che forse avete ben gradito il nostro modo di fare giornalismo con professionalità e aggiungendo al rispetto della deontologia professionale anche anche un pizzico di buonsenso. In nostro auspicio, con l’inizio del nuovo anno, è quello di continuare a raccontare e a raccontarvi dell’Abruzzo, perseguendo la verità con l’onestà intellettuale di sempre, per dare voce a questa terra che, purtroppo, si lascia alle spalle un anno veramente difficile.
E’ giunto il tempo di tracciare un bilancio dell’anno appena trascorso… Maltempo, terremoto, disagi e morti: ebbe inizio così il 2017 per gli abruzzesi, in maniera veramente tragica. Il 18 gennaio si consumò la tragedia di Rigopiano, una ferita ancora aperta nel cuore dell’Abruzzo e degli abruzzesi, che fa fatica a rimaginarsi. Una violenta ed imponente nevicata si abbatté sull’Abruzzo, dalla montagna fino alla costa. Come dimenticare le immagini e le richieste di aiuto delle tante persone rimaste murate in casa da cumuli di neve insormontabili. A Pescocostanzo, sepolta sotto 2 metri di neve, si sfiorò il record mondiale di altezza. E a causa della neve e delle rigide temperature oltre mezzo Abruzzo restò anche senza acqua e senza elettricità. E come se non bastasse arrivò anche il terremoto: quattro forti scosse con epicentro nell’aquilano tra la magnitudo 5 e 5.5 seminarono panico e disperazione ancora una volta. L’Abruzzo era in piena emergenza soprattutto perché non c’erano mezzi di soccorso sufficienti per l’intera regione.
Fu così che gli ospiti dell’hotel Rigopiano vennero travolti da una grande valanga. Furono giorni difficili per l’Abruzzo: prima la gioia per i sei estratti vivi, poi la speranza quando vennero ritrovati anche i due pastori abruzzesi ed i loro tre cuccioli ed infine l’amarezza ed il dolore per le 29 vittime estratte senza vita da quel cumulo di neve, legno e roccia ai confini della realtà. L’Italia intera, il mondo intero, piangeva per questa terra, ma ci fu anche qualcuno che riuscì ad ironizzare della tragedia di #Rigopiano, il giornale satirico francese Charlie Hebdo diffuse una vignetta dell’orrore che fece indignare l’intera opinione pubblica. E mentre si cercava di metabolizzare la tragedia, il 24 gennaio un elicottero del 118 precipitò nei pressi della stazione sciistica di Campo Felice durante un’operazione di soccorso, il bilancio fu di sei morti. L’8 febbraio il Festival di Sanremo iniziava con un grande applauso per i tanti soccorritori impegnati in quei difficili giorni: gli angeli d’Abruzzo li chiamò qualcuno.
E dalla neve al fuoco fu un attimo: nell’estate del 2017 l’Abruzzo ha contato ben 210 incendi, per lo più dolosi, che hanno colpito 136 comuni bruciando oltre 6000 ettari della regione verde d’Europa. E per far fronte alle tante, troppe, emergenze al 9/o reggimento alpini di stanza all’Aquila nacque un nuovo reparto operativo speciale. Neanche l’acqua venne risparmiata: toluene, trimetilbenzene e diclorometano sono le sostanze tossiche rinvenute nell’acqua del Gran Sasso che dà da bere a oltre mezza regione. Sotto accusa è finito l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, voluto dallo scienziato Antonino Zichichi nella pancia del Gran Sasso, che ora fa tremare di nuovo l’Abruzzo con il tanto dibattuto esperimento nucleare Sox. A questa preoccupazione si è aggiunta, negli ultimi giorni, la possibile realizzazione del gasdotto Snam a Sulmona che dovrebbe sorgere proprio su una faglia sismica attiva.
Ma, fortunatamente, ci sono anche cose belle da ricordare come il Nobel per la Fisica al Gssi dell’Aquila per la scoperta delle onde gravitazionali, il ritrovamento in Abruzzo delle orme del dinosauro più grande d’Italia, l’inaugurazione a Rocca di Mezzo dell’innevamento programmato più grande della Penisola, le faggete vetuste del Parco che hanno ottenuto il riconoscimento dell’Unesco diventando il primo sito Unesco d’Abruzzo. Altra buona notizia, arriva sempre dal Parco Nazionale, e riguarda l’orso marsicano. Nel 2017 ci sono stati 12 nuovi nati e nessun esemplare morto, non accadeva da 11 anni. E se da una parte si gioisce per l’orso, dall’altra si lotta per salvare il lupo appenninico, minacciato dall’abbattimento selettivo. La Perdonanza Celestiniana non riesce, invece, a diventare patrimonio dell’Unesco, battuta dalla pizza napoletana. Ma in compenso la città dell’Aquila torna comunque a gioire per il restauro e la riapertura della Basilica di Collemaggio, luogo simbolo, dopo il sisma del 2009. La città, almeno idealmente, ha vinto anche la battaglia con Pescara città metropolitana che voleva rubargli lo status di capoluogo di Regione. Ma in compenso Pescara può consolarsi per essere stata incoronata la città dell’amore, uno studio la identifica come luogo ideale per concepire un figlio nel giorno dell’equinozio d’autunno.
Anche lo sport ci ha regalato emozioni da una parte e delusioni dall’altra: il 2017 è stato l’anno del centesimo Giro d’Italia che ha visto la nona tappa, da Montenero di Bisaccia al Blockhaus, attraversare alcuni dei luoghi più belli d’Abruzzo dalla Costa dei Trabocchi fino al gigante degli Appennini, ma l’amarezza è stata tanta per la retrocessione in serie B del Pescara Calcio.
E che dire della cultura: il 2017 è stato l’anno del Bimillenario di Publio Ovidio Nasone, ma anche della quinta edizione di Controsenso, il Festival della Comunicazione d’Abruzzo. E se la sanità abruzzese è riuscita a farsi sfuggire uno come Renato Galzio, luminare in Neurochirurgia, all’ospedale di Teramo arriva la prima macchina che ‘brucia’ i tumori, a Chieti viene eseguita la prima per cerebrale per la diagnosi precoce dell’Alzheimer, all’Aquila entra in funzione il robot chirurgico Da Vinci ed udite udite è in Abruzzo che viene effettuato con successo il primo intervento chirurgico, unico al mondo, con un robot a comando vocale. Sulla scena politica la fa da protagonista l’anatra zoppa sia nelle elezioni di Avezzano, dove si attende la sentenza del Consiglio di Stato, sia all’Aquila dove invece si sta procedendo al riconteggio dei voti. Il Tar annulla, invece, il voto a Rocca di Mezzo dove il sindaco era stato eletto per soli dieci voti ed, infine, viene commissariato il comune di Teramo. I tribunali abruzzesi, per queste ed altre questioni, hanno avuto non poco da fare. Peccato però che quattro di essi rischiano di essere chiusi!
Il fatto che in Abruzzo ci sia la criminalità organizzata poi non fa più notizia, ma chi si sarebbe mai aspettato che la nostra terra potesse avere legami con i terroristi dell’Isis? In un’inchiesta sulle armi ai combattenti finirono in manette un imprenditore di Sulmona e una donna di Pescasseroli, inoltre venne battuta anche la sconcertante notizia di esponenti dell’Isis curati negli ospedali abruzzesi. E poi per non farci mancare proprio nulla il figlio di Totò Riina, Salvo, è stato recentemente trasferito nel carcere di Vasto.
Ma tra le personalità che più ricorderemo di questo 2017 un tributo va al grande Generale Guido Conti, il cui suicidio resta avvolto nel mistero. E per chiudere l’anno il bellezza, si fa per dire, Strada dei Parchi ha regalato agli abruzzesi un bel più 13% di aumento sulle tariffe autostradali. Troviamo consolazione in un articolo dell’autorevole Huffington Post che nel 2017 ha incoronato l’Abruzzo “tesoro segreto d’Italia” inserendolo tra i migliori luoghi al mondo in cui vivere. Beh se lo dicono loro non ci resta che essere entusiasti!
Questi i fatti salienti del 2017 che ci lasciamo alle spalle. Abbiamo cercato di raccontarveli con l’onestà intellettuale di sempre, e speriamo di esserci riusciti, mettendo sempre voi lettori al primo posto e guidati da una stella polare che si chiama verità. Il nostro auspicio per il 2018 è continuare a fare giornalismo secondo una linea già tracciata: in maniera professionale, nel rispetto della deontologia, perseguendo la libertà d’informazione e di critica, nel rispetto delle persone e della verità sostanziale dei fatti, prima che delle norme di legge, e nella continua osservanza dei principi di lealtà intellettuale e buona fede.
Buon 2018 da tutta la redazione di AbruzzoLive.
@fededimarzio84