Pescara. Rinviate al prossimo 27 marzo, dal Gup del tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea, le udienze preliminari relative all’inchiesta principale sul disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola e all’inchiesta bis per depistaggio, che viaggiano in parallelo, a causa di un difetto di notifica. Difetto dovuto al fatto che, nell’ambito del procedimento madre, il decreto di citazione inviato ai responsabili civili, nel caso specifico Regione, Presidenza del Consiglio e ministero dell’Interno, è stato notificato in ritardo. Il gup Sarandrea ha dunque aggiornato l’udienza al fine di consentire il rinnovo delle notifiche.
Tra i responsabili civili citati ci sono anche la Provincia di Pescara e il Comune di Farindola,che si sono regolarmente costituiti in giudizio. Sempre oggi, come era stato annunciato, la Regione Abruzzo, tramite l’avvocato Nicola Pisani, si è costituita parte civile nei confronti di tutti gli imputati, ad eccezione dei dipendenti dell’ente, depositando anche la richiesta di costituzione di responsabile civile, rispetto alla quale tuttavia ha sollevato eccezioni riguardanti l’intempestività delle notifiche. In chiusura di udienza il procuratore capo Massimiliano Serpi ha annunciato l’inoltro di atti, presentati dalla difesa del sindaco di Farindola, per chiedere la riapertura delle indagini sui vertici della Regione in merito a presunti ritardi nella convocazione del Core.
Successivamente è stato rinviato anche il procedimento bis per depistaggio, con il Gup che si è riservato la decisione in merito alla richiesta di ammissione, in qualità di parte civile, avanzata dall’avvocato Romolo Reboa per conto di alcuni familiari delle vittime. Ammissione che in realtà era stata già esclusa nella precedente udienza.