Roccamorice. Non ce l’ha fatto il terzo speleologo rimasto intrappolato sotto la roccia. I soccorsi hanno messo in salvo gli altri due ma la frana nel cuore della montagna ha impedito di salvare il loro compagno. I tre speleologi erano rimasti intrappolati in una grotta che a causa della pioggia abbondante si è allagata. Immediati i soccorsi da parte del Soccorso Alpino e Speleologico.
Il Soccorso Alpino e Speleologico ha prima estratto due dei tre speleologi bloccati nella Risorgenza di Roccamorice. Le operazioni sono proseguite alla ricerca del terzo membro del gruppo. La grotta è stata interessata da un forte allagamento. Si operava in condizioni complicate: con il supporto delle idrovore dei Vigili del Fuoco si è provando ad abbassare il livello dell’acqua, perché gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico potessero penetrare più in profondità nella grotta.
Sul posto hanno operato i vigili del fuoco del distaccamento di Alanno e dalla sede Centrale hanno inviato pompe di sollevamento acqua e gruppi elettrogeni per prosciugare i passaggi allagati, la zona e illuminata dalle fotoelettriche. Sono arrivati dal Lazio e dalla Campania gli speleosub del Vigili del Fuoco con particolari attrezzature per raggiungere la persona rimasta bloccata all’interno. Sul posto era arrivato anche il Funzionario dei Vigili del Fuoco di Pescara che ha coordinando i soccorsi con la supervisione della Prefettura di Pescara e le ricerche sono proseguite per tutta la notte. Alla fine il corpo è stato recuperato ma senza vita.