Pescara. Nel corso della mattinata di ieri, i carabinieri della stazione di Pescara principale hanno tratto in arresto, in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il tribunale per i minorenni dell’Aquila, un 17enne riconosciuto colpevole dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e atti persecutori.
La misura restrittiva scaturisce da una richiesta della Procura della Repubblica per i minorenni dell’Aquila – che ha pienamente condiviso le risultanze investigative prodotte dal citato reparto – con cui i militari hanno appurato che il minore, tra i mesi di settembre e dicembre 2019, ha in più occasioni:
- minacciato di morte, molestato (attraverso continui pedinamenti nonché controllandole il proprio telefono cellulare) e picchiato una coetanea con la quale intratteneva una relazione sentimentale, costringendola persino in un’occasione a ricorrere a cure mediche presso il Pronto Soccorso del locale nosocomio per averle cagionato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni di prognosi s.c.;
- minacciato di morte e picchiato (financo a costringerla in un’occasione a ricorrere a cure mediche presso il Pronto Soccorso del locale nosocomio per averle cagionato lesioni giudicate guaribili in 5 giorni di prognosi s.c.) la propria madre, cagionandole un perdurante stato di paura e ansia, al punto da costringerla a modificare proprie abitudini personali.
Al termine delle formalità di rito, il giovane, su diposizione dell’autorità giudiziaria, è stato tradotto presso l’istituto penale maschile e femminile per minorenni di Roma.