Pescara. Affissi e visibili, per un paio di giorni, in più zone di Pescara, dei cartelloni 70×100 e delle locandine del ‘Movimento Fascismo e Libertà’ in cui viene più volte usato il termine ‘fascismo’, definito “unica forma di socialismo attuabile’. Il sindaco del capoluogo adriatico, Marco Alessandrini, ricevute lamentele e segnalazioni, ha quindi inviato una lettera al gestore delle pubbliche affissioni, esprimendo “vivo disappunto”. I manifesti sono poi stati rimossi. Il disappunto del primo cittadino, si legge nella lettera, è per “l’autorizzata affissione. Al di là di ogni considerazione sulla configurabilità nei riguardi del predetto movimento della fattispecie di reato di ‘apologia di fascismo’ e sulla possibile violazione della Costituzione italiana, che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista scrive Alessandrini ritengo che gli stampati affissi siano gravemente lesivi della pubblica decenza, in quanto provocano un inevitabile e diffuso sentimento di disapprovazione”. “Il Consiglio di Stato in numerose pronunce aggiunge il sindaco ha inibito al predetto movimento l’uso congiunto dell’emblema del fascio con la dicitura ‘fascismo’, arrivando finanche ad escluderlo dalle competizioni elettorali. Non posso inoltre non segnalarle che già in passato, nel dicembre del 2012, simili affissioni da parte del predetto movimento sono state prontamente rimosse dall’allora amministrazione comunale e, pertanto, la invito, anche in questa occasione, a provvedere immediatamente in tal senso”. “Per il futuro conclude Alessandrini è pregato ad una più attenta applicazione del Regolamento comunale in materia”.
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