Montesilvano. “Nella storia politica di Montesilvano non si era mai visto un attaccamento così forte alla poltrona come dimostrato oggi, in commissione Sanità dal sindaco Maragno, rimasto senza numeri nel dibattito sulla farmacia comunale. Ciò nonostante, Maragno si è rivelato disposto a tutto, persino a prevaricare la legge, pur di non perdere l’incarico da primo cittadino”. E’ quanto dichiara il capogruppo in Consiglio comunale di Montesilvano Democratica, Lino Ruggero. “Il mese scorso la giunta Maragno aveva prospettato un possibile affidamento ai privati della gestione della farmacia comunale, l’unica strada, secondo il sindaco, per rilanciare questo importante bene pubblico – spiega Ruggero – La proposta, vagliata oggi in Commissione sanità, si è rivelata carente sotto molti punti di vista, per cui sette consiglieri, tra cui anche alcuni della maggioranza, hanno abbandonato l’aula. Un nuovo schiaffo politico per il sindaco che, pur di trovare i numeri, era pronto persino a scavalcare la legge che ha giurato di difendere – aggiunge Ruggero – in pratica, Maragno voleva votare pur non avendone diritto. Altroché uomo delle istituzioni e della legalità!”. “Un bene comune così importante per la città, come la farmacia pubblica, non può passare nelle mani di un privato – sostiene Ruggero – e la politica non deve favorire gli interessi di pochi a discapito della comunità, come ha tentato, invece, il sindaco. Quanto accaduto oggi in commissione Sanità dimostra, ancora una volta, l’abisso che separa il sindaco dai problemi che attanagliano Montesilvano. Maragno è un mestierante della politica, incollato alla poltrona e guidato solo dall’interesse personale”.