Roma. “La legge che ci ha permesso di processare le mozzarelle blu, i frutti di bosco congelati positivi al virus dell’epatite A, l’olio vergine fatto passare per extravergine, non c’è più. C’era, ma è stata abrogata”.
È quanto dichiara Raffaele Guariniello, ex procuratore aggiunto a Torino, in merito all’imminente entrata in vigore di un decreto legislativo che sopprime l’articolo di una legge del 1962 che puniva casi di detenzione e vendita di alimenti adulterati o malconservati.
“Una norma ben nascosta tra le pieghe del decreto legislativo n. 27 del 2 febbraio 2021 – spiega – l’ha abrogata.
Ci avevano già provato i cosiddetti decreti ‘taglialeggi’ 79 del 2009 e 212 del 2010, ma allora il tentativo fallì. L’impresa è invece riuscita tra le ombre della pandemia. Altro che approvare il disegno di legge che per conto dell’allora Ministro della Giustizia avevamo predisposto per rafforzare ulteriormente la tutela della sicurezza alimentare”.
Nei giorni scorsi un allarme analogo era stato lanciato dal magistrato Vincenzo Pacileo, procuratore aggiunto a Torino e coordinatore del pool tutela del consumatore