L’Aquila. Ancora altre 24 ore nella morsa del maltempo poi l’intensa perturbazione di origine nord atlantica abbandonerà la nostra penisola. Le previsioni meteo per la giornata odierna parlano di nuvolosita’ compatta nella prima parte della giornata su Abruzzo, Marche centro-meridionali e Umbria orientale con precipitazioni consistenti specie sulle aree appenniniche e nevicate abbondanti al di sopra dei 300-400 metri. La tendenza è, però, in attenuazione e nel corso della giornata il cielo dovrebbe aprirsi ad iniziare dalle Marche, salvo una moderata persistenza di nubi sulle aree interne abruzzesi e molisane. Ma intanto, nella giornata di ieri e nella notte appena trascorsa la nostra Regione è stata con il fiato sospeso. Forti piogge e mareggiate hanno interessato la linea di costa con 130 mm caduti a Vasto, 99 mm a Montesilvano (PE) e 96 mm a Pescara città. La quota neve si è mantenuta sui 300 metri, oltre i 500 metri si sono avuti accumuli abbondanti. In tilt i centralini dei Vigili del Fuoco, che hanno fronteggiato decine di richieste di intervento per allagamenti, danni provocati dal vento e alberi o rami caduti, in alcuni casi anche su cavi della corrente elettrica lasciando circa 115 mila persone al buio in un centinaio di comuni abruzzesi. Numerosi sono stati gli interventi per infiltrazioni nelle case e di messa in sicurezza di tetti e coperture danneggiate dalle forti raffiche che hanno spazzato l’Abruzzo. Queste sono soltanto alcune delle emergenze con le quali bisogna fare i conti, sono ingentissimi infatti, i danni causati dell’ondata di maltempo. E mentre oggi si procede alla stima, il presidente della regione, Luciano D’Alfonso, ha annunciato che chiederà lo stato di calamità naturale.
Riapre A24. Favorevoli condizioni meteo hanno permesso di riaprire interamente il tracciato della A24 Roma-L’Aquila-Teramo. Codice giallo per vento forte tra la Valle del Salto e Teramo, anche se la tratta e’ percorribile in entrambe le direzioni. Piu’ critica la situazione su A25, dove resta il blocco integrale della circolazione tra Pratola e Celano (nell’Aquilano) che la concessionaria Strada dei Parchi ha stabilito d’intesa con le forze dell’ordine per la visibilita’ azzerata dalla neve in bufera.
Black out ancora 115mila utenze senza energia elettrica. Sono ancora 115mila, all’incirca, le utenze abruzzesi senza energia elettrica a causa dei problemi causati dall’onda di maltempo e non e’ ancora chiaro quanto ci vorra’ per uscire dall’emergenza, ma gli interventi proseguono e saranno messi in campo anche elicotteri e droni. Lo rende noto l’Enel che assicura un “impegno straordinario” dei propri tecnici “per fronteggiare i danni”. Molte delle utenze interessate dai disservizi di ieri sono state rialimentate nella notte, dicono sempre dall’Enel, ma lo spostamento delle perturbazioni ha causato ulteriori guasti alla rete elettrica, colpendo anche delle aree nell’aquilano, in particolare nella Valle Peligna, determinando nuove interruzioni nella mattinata. La difficile situazione meteorologica e il fatto che le molte strade siano tuttora interrotte rendono “estremamente difficoltosi gli interventi per il ripristino delle utenze e impediscono anche una reale valutazione dei danni riportati dalla rete, la cui riparazione potrebbe richiedere vari giorni. Pertanto non e’ possibile, al momento, fare alcuna previsione sui tempi di rientro dell’emergenza” – prosegue l’azienda in una nota. L’Enel sta organizzando, in coordinamento con le Prefetture e con la Protezione Civile, “ispezioni in elicottero su tratti aerei di linee elettriche, o con l’utilizzo di droni dove le condizioni meteo non consentono il decollo”. I tecnici di Enel e Terna stanno lavorando insieme alla riparazione dei guasti sulle reti, in particolare nel teramano e nell’aquilano, e per quanto riguarda la task force Enel e’ stata rafforzata e conta oltre 250 tecnici, con il supporto di circa 100 risorse di ditte esterne. In questa fase vanno avanti gli interventi con gruppi elettrogeni, mentre dal Centro operativo Enel dell’Aquila, che monitora la rete di media tensione 24 ore su 24, vengono gestite le segnalazioni e coordinate le operazioni di rialimentazione a distanza.
M5S il Governo riconosca lo stato di calamità. “Il Governo riconosca lo stato di calamita’ naturale per la regione Abruzzo”. E’ la richiesta dei parlamentari e dei consiglieri regionali del M5S a seguito dei danni causati dal maltempo che sta colpendo l’Abruzzo da ieri. “L’unica strada per evitare che cio’ accada in futuro- afferma il deputato Gianluca Vacca – e’ la prevenzione e un piano di recupero del territorio che potrebbe rappresentare anche un volano per la nostra economia. Peccato che i partiti, unici responsabili di quello che ormai periodicamente stiamo subendo, sia al livello locale che nazionale, continuano a non ritenere queste le priorita’ della propria azione politica”. “L’Abruzzo – sostiene Riccardo Mercante, capogruppo in Regione – e’ stato pesantemente colpito anche a causa di gravi mancanze preventive e di un dissesto idrologico che in alcune zone e’ davvero fuori controllo. Per affrontare almeno le situazioni piu’ critiche che si sono venute a creare e i relativi danni, e’ indispensabile che venga dichiarato lo stato di calamita’”.
A Montesilvano è stato di emergenza. Il Comune di Montesilvano ha chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza e di calamità naturale. È quanto deciso con una delibera di Giunta approvata questa mattina.
Situazione critica a Pescara, il comune avvia la conta dei danni. Cessati pioggia e vento forte, a Pescara si contano i danni e il conto potrebbe essere di centinaia di migliaia di euro, per il Comune. Questa mattina, terminata l’ondata di maltempo che si A¨ abbattuta in citta’ dall’altra sera, l’amministrazione comunale ha avviato gli interventi sulle situazioni di emergenza, “per rimuovere le criticita’ che si sono determinate”. I mezzi e gli operai messi in campo dal Comune, sia quelli propri che quelli dei privati, sono all’opera per riparare le buche, rimuovere gli alberi caduti e liberare alcuni sottopassi (come quello della Fater, da riaprire) – spiega il vice sindaco Enzo Del Vecchio. Vanno inoltre pulite le golene, da riaprire alle auto. E’ stata chiusa via Regina Margherita, per realizzare una potatura degli alberi a rischio e scongiurarne la caduta. L’Aca ha riparato la perdita che si e’ verificata in via Selva degli abeti e il Comune sta provvedendo a ripristinare la viabilita’. In serata potrebbe essere messa a punto “una prima delibera per la stima dei danni ma si dovra’ tenere conto anche delle verifiche da realizzare, ad esempio, nelle scuole, che restano chiuse pure domani”. Tra l’altro Del Vecchio ha effettuato un sopralluogo negli stabilimenti balneari della zona sud, per valutare gli effetti delle mareggiate, che “hanno mangiato la sabbia e scoperto le fondamenta delle strutture per un metro e mezzo circa di profondita’, da fosso Vallelunga al confine con Francavilla”. “Siamo alla gestione post emergenza – dice Del Vecchio mentre analizza le voragini che si sono aperte sulle strade e che vanno richiuse – ed e’ un disastro”
Pericolo valanghe, vietato fuori pista. Fino al 13 marzo saranno vietati i fuori pista e le escursioni sul versante aquilano del Gran Sasso. E’ quanto prevede un’ordinanza firmata dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, per via del grave pericolo di valanghe. Il provvedimento, in particolare, fa seguito alle verifiche effettuate stamani dalla Commissione Valanghe, che ha rilevato che gli strati nevosi sono fortemente disomogenei, con un grado di rischio classificato ‘4 forte’. Pertanto, a tutela dell’incolumita’ pubblica, l’ordinanza prevede il divieto assoluto dell’esercizio dei fuori pista nelle zone adiacenti le piste di sci del Gran Sasso e dell’attivita’ escursionistica, con particolare riferimento alle zone servite dalla funivia e dagli impianti scioviari di Campo Imperatore, quali Valle Fredda e Valloni. “Il divieto e’ tassativo e inderogabile – ha commentato il sindaco Cialente – visto l’elevatissimo grado di pericolosita’ di valanghe. Pertanto, le forze dell’ordine e il personale addetto vigileranno attentamente affinche’ non si verifichino fuori pista ed escursioni nelle zone interdette, elevando le sanzioni previste dall’ordinanza”. La data di scadenza del provvedimento il 13 marzo potra’ essere prolungata, in base agli esiti degli ulteriori sopralluoghi della Commissione Valanghe.
Coldiretti fa il punto sul maltempo, danni ingenti. Situazione pesantissima in Abruzzo dove – precisa Coldiretti – ai problemi causati dalle intense precipitazioni e dalle nevicate a quote medio-basse si sono aggiunti i danni causati dalla mancanza di energia elettrica per numerose utenze agricole per lo svolgimento dell’attività agricola e per le difficoltà di spostamento a causa della neve che sta ostacolando la consegna di latte e ortofrutta soprattutto nelle aree interne. “L’ennesimo colpo di grazia per un settore già provato da altre calamità – dice Coldiretti Abruzzo – lo scorso 2 dicembre una forte alluvione danneggiò terreni e strutture. Il maltempo delle ultime ore è un’ulteriore batosta ad un settore importantissimo per l’economia regionale”. In proposito, Coldiretti Abruzzo ha chiesto un incontro con l’assessore all’agricoltura Dino Pepe e alla protezione civile per una valutazione della situazione e delle iniziative eventualmente da intraprendere.
Danni alla viabialità per 15mln soltanto nel teramano. Ammonta a 15 milioni e mezzo la stima dei danni sulla rete provinciale gestita dalla Provincia di Teramo. Un dettagliato elenco con luoghi, danni e cifre e’ stato inviato alla Protezione Civile e alla Regione con la richiesta ufficiale di stato di calamita’ naturale. “Una stima destinata ad aumentare perche’, sostengono i tecnici, quando si alzeranno le temperature e si sciogliera’ la neve franeranno altri versanti – dichiara il presidente Renzo Di Sabatino. Vogliono chiudere le Province? Bene non siamo conservatori ma il Governo ci dica a chi sta destinando le risorse della manutenzione e degli interventi su strade e scuole che ci hanno tagliato perche’ non ne abbiamo notizia. A Pineto abbiamo sfiorato la tragedia e si tratta comunque di un incidente molto grave. Gli interventi piccoli, disaggregati e a pioggia non servono a nulla e si trasformano in un continuo spreco di risorse. Anche alla Regione dico che e’ arrivato il momento di intervenire con un investimento significativo per lavorare sulle cause dei fenomeni di dissesto. Perche’ e’ chiaro che il problema non e’ ne’ la pioggia ne’ la neve ma lo stato del territorio”. Venti le strade chiuse, oltre cinquanta gli interventi di somma urgenza in corso in questo momento che si sommano a quelli di primo intervento effettuati fra il pomeriggio e la notte. Questa mattina alle 4 i mezzi e gli uomini della Provincia hanno anche supportato le squadre dell’Enel al lavoro per ripristinare l’energia elettrica in seguito al black out durato quasi dodici ore e che ha interessato praticamente tutto il territorio provinciale. In alcuni Comuni di montagna, ancora adesso, manca la luce. Cinquantaquattro le ditte esterne impegnate sulla rete provinciale: decine di interventi per gli alberi caduti sulle strade, gli smottamenti di fango che rendono scivoloso il manto stradale, le frane che ostruiscono il passaggio. Richiesta di intervento con turbina anche a bassa quota, sul Pilone, nel Comune di Bisenti, dove si sono accumulati due metri di neve. A Prati di Tivo e Prato Selva sono caduti oltre due metri mezzo che si sono depositati sugli oltre due metri gia’ presenti. Il collegamento con le stazioni sciistiche e’ assicurato a senso unico e si sta procedendo ad allargare la sede stradale con le turbine. Erano decenni che non si vedevano nevicate cosi’ abbondanti.
Richiesta soccorsi interviene la Forestale con uomini e mezzi. Sono tutti all’opera i Forestali in forza in Abruzzo per prestare soccorso alla popolazione abruzzese in difficolta’. Sono oltre 500 le richieste di aiuto giunte alla Centrale Operativa Regionale del CFS da parte di cittadini, che a causa del maltempo, hanno chiesto intervento al Corpo forestale dello Stato. Molteplici i settori di intervento: soccorso di automobilisti bloccati dalla neve o da alberi caduti, sopralluogo per le valanghe che hanno interessato le arterie stradali, controlli di polizia idraulica per verificare il livello d’innalzamento dei fiumi, presidio di alcuni caselli autostradale, visto il blocco della circolazione, sulle autostrade A24 e A25. Molte le richieste d’aiuto da parte di allevatori per raggiungere il proprio patrimonio zootecnico bloccato in stalle non raggiungibili, a causa della impraticabilita’ della viabilita’ ordinaria per via dell’abbondante nevicata, o perche’ bloccati in montagna. Questo un primo e sommario riepilogo dell’attivita’ del CFS in Abruzzo per fronteggiare l’emergenza maltempo che sta interessato la Regione verde d’Europa. A causa del maltempo, si registra un rischio valanghe FORTE 4 in alcuni sottosettori abruzzesi: Gran Sasso e Majella. Nel resto del settore il rischio e’ generalmente MARCATO 3. Il pericolo e’ rappresentato dalle nuove nevicate, con manto nevoso caratterizzato da debole coesione, associate a vento. L’alternanza di brutto tempo e sole concorre ulteriormente a rendere instabili i pendii nevosi e fa aumentare il pericolo anche di valanghe spontanee alle alte quote e sui pendii critici (pendenza superiore ai 27 gradi). la Forestale ricorda che per prevenire gli incidenti in montagna e’ opportuno tenersi costantemente aggiornati sulla situazione del manto nevoso, consultando i bollettini di previsione neve e valanghe e l’evoluzione meteorologica dal sito www.meteomont.org o dall’applicazione METEOMONT. E’ inoltre fondamentale equipaggiarsi con ARTVA, pala e sonda. In questo momento sono richieste un’ottima capacita’ di valutazione del pericolo su ogni singolo pendio, nonche’ una profonda conoscenza del territorio.
Blackout da 30 ore in molte zone innevate. “Circa 250mila persone, residenti in 103 comuni dell’Abruzzo, sono senza corrente elettrica da almeno 27 ore. Tanti sono in zone con molta neve, senza riscaldamento. La situazione maltempo è tragica, soprattutto sul fronte Enel”. Così l’assessore alla Protezione civile della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca.