Pescara. Situazione fuori controllo ormai nel carcere San Donato di Pescara.
In segno di protesta un detenuto si è inchiodato i testicoli ad uno sgabello di legno, per soccorrerlo è stato necessario l’intervento del 118. Questo è solo uno dei tanti episodi che ormai, da prima di Natale, hanno interessato il carcere San Donato di Pescara. Pochi giorni prima due detenuti, dopo aver creato disordine con diverse risse, hanno dato fuoco ad un materasso; un’agente di polizia penitenziaria ha rischiato di essere colpito con il piede di un tavolo; un altro detenuto, invece, dopo avere rotto la finestra della sua stanza ha ingoiato i frammenti di vetro.
Episodi di autolesionismo, aggressioni e proteste che denunciano una situazione ormai divenuta intollerabile. “Gli agenti sono troppo pochi, a volte ci si ritrova a dover mantenere sotto controllo anche più sezioni contemporaneamente”, ha dichiarato il segretario regionale Sabino Petrongolo dell’Unione sindacale di Polizia Penitenziaria, “Da molto tempo abbiamo difronte un’amministrazione che ormai sottovaluta il problema, basta pensare che la capienza del carcere San Donato è di 270 detenuti e, invece, ne ospita 408”.