Pescara. In 10 mesi raccolte 14 tonnellate di rifiuti nell’Adriatico. L’annuncio è dell’Ispra (Istituto superiore per
Un campione di 1196 kg (una tonnellata) di rifiuti è stata analizzata da ricercatori Ispra per determinare tipologia, materiale e possibili fonti degli oggetti trovati, per un totale di più di 7000 oggetti.
Ispra fornisce qualche dato sui rifiuti pescati:
Composizione: la plastica rappresenta da sola il 66% in peso dei rifiuti analizzati, seguita da materiale misto (16%), gomma (10%), tessile (5%) e metallo (3%) mentre carta, legno lavorato e vetro non rappresentano insieme neanche l’1% del totale.
Origine: la maggior parte degli oggetti raccolti (33% in peso) è costituita da oggetti di uso comune, molti dei quali usa e getta, come bottiglie, buste di plastica, lattine e imballaggi alimentari. Il 28% del peso degli oggetti presenti è invece riconducibile ad attività di mitilicoltura, in particolare sono state trovati ingenti quantitativi di retine utilizzate per l’allevamento delle cozze. Il 22% in peso dei rifiuti pescati dal fondo proviene da attività di pesca commerciale, in gran parte costituiti da pezzi di rete e strutture in gomma utilizzate per proteggere la parte di rete a contatto con il fondo. Il 16% è costituito da oggetti riconducibili ad attività legate al mare e alla navigazione, come ad esempio cime, cavi, parabordi, boe e galleggianti. Infine, gli oggetti connessi alla piccola pesca, come le reti da posta, le nasse e trappole, costituiscono lo 0,5% del totale analizzato.