L’Aquila. La Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della legge regionale che autorizza la ricapitalizzazione della Saga, società di gestione dell’Aeroporto d’Abruzzo di Pescara, per 5,3 milioni di euro, con sentenza 249/2014 del 3 novembre. I giudici hanno evidenziato la violazione della norma sugli aiuti di Stato. La bocciatura comporta la cancellazione della legge e il venir meno della copertura finanziaria a un aumento già in corso.
In una sola sentenza bocciate tre norme. L’incostituzionalità è per tre norme in una sola sentenza. La prima è la legge 55/2013, la Legge europea regionale, che varava un piano marketing dello stesso importo dei fondi necessari, in questo caso 5,7 milioni di euro. Il secondo provvedimento è la legge 14/2014, varata a marzo, proprio alla vigilia delle elezioni regionali, dal governo regionale di centrodestra uscente. La terza norma su cui si è abbattuta la scure della Corte Costituzionale è la legge 34/2014, approvata a luglio. Per i giudici delle leggi, “quanto alla legge regionale Abruzzo n.55 del 2013, è evidente che l’intervento ivi previsto risulta analogo a quello, consistente in un contributo per la Valorizzazione ed internazionalizzazione dell’Aeroporto d’Abruzzo, già dichiarato costituzionalmente illegittimo dalla sentenza del 2013” e, quindi, va ritenuto incostituzionale. Di conseguenza, anche gli interventi della seconda norma “sono potenzialmente idonei ad incidere sugli scambi tra gli Stati membri ed a concedere un vantaggio all’ente beneficiario, che vedrebbe incrementata la sua competitività non per effetto di una razionalizzazione dei costi e dei ricavi, bensì attraverso il conferimento pubblico di risorse destinate alla ricostituzione del capitale della società e all’esercizio del diritto di prelazione sulle quote degli altri soci rimaste non optate”. In considerazione, dice la Corte Costituzionale, della “inscindibile connessione esistente con le norme oggetto della presente declaratoria d’incostituzionalità”, quest’ultima viene estesa anche alla terza legge che “ha stabilito un diverso finanziamento dei caducati interventi previsti dall’articolo 7 della legge regionale Abruzzo n.14 del 2014”.
Pettinari, avevamo ragione a contestare. “Avevamo gridato in commissione e in consiglio contro questa norma, avevamo chiesto di vederci chiaro sui presunti debiti della società Saga Spa, ma ogni nostra richiesta è stata disattesa costringendoci ad un voto contrario. Tra le nostre contestazioni c’era proprio il rischio di incorrere in un giudizio di incostituzionalità e tanto ne è stato”. A rilevarlo è il consigliere regionale del M5S, Domenico Pettinari, commentando la dichiarazione di incostituzionalità da parte della Consulta della legge regionale che autorizzava la ricapitalizzazione della Saga per 5,3 mln di euro. “Ancora una volta – ha aggiunto Pettinari – il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle aveva colto nel segno. Ora il danno causato dalla Regione Abruzzo alla stessa società Saga Spa è notevole in quanto la Regione potrebbe essere costretta, in virtù della sentenza, a ritirare le somme stanziate (quasi 6 milioni di euro) e lasciare la Saga alla deriva”. “Se maggioranza e opposizione in consiglio regionale avessero ascoltato i nostri consigli – ha concluso – che chiedevamo di approfondire meglio la questione senza affrettare i tempi, forse oggi avremmo trovato una strada diversa anche e soprattutto individuando eventuali responsabilità in capo alle gestioni che si sono succedute”.
D’Alessandro,scontiamo effetti del passato. “Prima o poi finiranno gli effetti della passata legislatura, ma fino a quando ciò non accadrà dobbiamo correre dietro ad una precedente attività legislativa incerta e accompagnata da un’incredibile disattenzione, che ha rappresentato il modus operandi del precedente governo regionale: si fanno le leggi, vengono impugnate, non ci si difende davanti alla Corte Costituzionale”. Così il consigliere regionale, sottosegretario alla Giunta regionale, Camillo D’Alessandro. “E’ esattamente quello che è successo nel caso più volte dibattuto della Saga, che ha visto il pronunciamento della Consulta dichiarare illegittime – ovvero incostituzionali – due delle precedenti norme approvate dalla passata legislatura ed esattamente l’art. 38 della legge regionale n. 55 del 18/12/2013 nonché l’articolo 7 della legge regionale n. 14 del 27/03/2014. Abbiamo provveduto ad inizio legislatura, nel mese di luglio, quale priorità fondamentale, ad approvare la nuova legge al fine di regolarizzare la fonte di finanziamento, legge che non ha avuto alcun rilievo dal Consiglio dei Ministri nell’apposita seduta di esame prevista dalla Carta, e dunque non ha subìto l’impugnazione, ma di fatto oggi viene trascinata dal recente pronunciamento della Corte Costituzionale, per via del pronunciamento avente ad oggetto le pregresse norme osservate dal Consiglio dei Ministri”. “Alla luce dei nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree della Commissione Europea (2014/C 99/03) e delle linee guida del Ministero dei Trasporti emanate il 2 ottobre scorso stiamo provvedendo a definire una nuova iniziativa legislativa. Abbiamo portato il caso sui tavoli nazionali, in particolare alla Conferenza delle Regioni, che ha accolto l’esigenza dei nostri rilievi e ha istituito un tavolo tecnico nazionale per affrontare la questione non più in solitudine istituzionale come oggi, ma attraverso la predisposizione di un regime quadro nazionale”.
Febbo e Sospiri,nessun timore per futuro. “Di fatto l’Europa boccia il finanziamento alla Saga e per analogia il conseguente aumento di capitale ma vogliamo rassicurare tutti che il futuro dell’aeroporto non è assolutamente a rischio”. E’ quanto dichiarano il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri e il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo intervenendo sulla pronuncia della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la Legge regionale per la ricapitalizzazione della Saga. “Dall’anno prossimo, seguendo le nuove linee guida, la Saga non avrà più problemi in quanto si è adeguata presentando un progetto alla Regione che a sua volta dovrà notificarlo alla Comunità europea. La questione quindi riguarda il presente, non certo il futuro. Di fatto l’Abruzzo facile e veloce che vuole il Presidente D’Alfonso è incappato negli stessi problemi che hanno interessato anche il Governo regionale di centrodestra e interessano purtroppo tutte le altre regioni italiane. Chiaramente non riguardano certo l’efficienza dell’Abruzzo ma l’Europa e tutto l’insieme di norme, regolamenti che rappresentano veri e propri ostacoli burocratici. Ora, al bando tutte le chiacchiere fatte in Consiglio regionale, bisogna dare massima priorità all’Aeroporto d’Abruzzo e chi amministra la nostra Regione deve preoccuparsi di affrontare tutte le questioni legislative che riguardano l’annualità 2013 e mettere in campo gli interventi adeguati. Perché – concludono Febbo e Sospiri – il futuro non è assolutamente in discussione”.
Alessandrini, decisione dura per scalo. Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Enzo Del Vecchio si dicono preoccupati del pronunciamento della Corte Costizionale sulla legge di ricapitalizzazione della Saga: “Decisione durissima – hanno detto – per il futuro dell’Aeroporto d’Abruzzo”. “Esprimiamo viva preoccupazione per la decisione della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime due leggi regionali relative alle fonti di finanziamento della Saga. Un pronunciamento che ha trascinato con sé anche la legge varata dalla nuova amministrazione regionale e che di fatto è una decisione che pesa tantissimo sul futuro dell’Aeroporto d’Abruzzo”. “Come Comune – concludono – interverremo presso la Regione e presso tutte le rappresentanze di governo perché sia definita una procedura corretta a dotare di indispensabili risorse l’Aeroporto, risorse senza le quali ogni possibilità di sopravvivenza, prima e, poi, di rilancio dello scalo è messa a dura prova”.