Farindola. “La commozione e la solidarietà non possono cancellare la rabbia e l’indignazione per quanto è accaduto. Non si può rimanere in silenzio e far finta di nulla”. E’ quanto si legge in un post sul blog di Beppe Grillo dedicato alla tragedia del Rigopiano, al terremoto e al maltempo e in cui si chiede di individuare i responsabili. “C’è” prosegue il post ”chi pretende che l’indignazione, la rabbia, la richiesta di individuare e denunciare responsabilità istituzionali, siano accantonate. Pretende che vengano rimandate ad un generico dopo. Ma è proprio in ragione del rispetto per i cittadini e per le vittime che bisogna da subito chiedere chi sono i responsabili di questa situazione. La colpa si spiega non è della neve. Il centro Italia è stato sommerso da una serie di errori, sottovalutazioni, ritardi, incompetenze. E il fallimento di chi doveva prevenire questo disastro e soccorrere le popolazioni in difficoltà, è sotto gli occhi di tutti”.
“Il Paese” si sottolinea nel blog M5S “ha assistito allibito ad una generale e complessiva impreparazione delle istituzioni, a partire dal sistema organizzativo della Protezione Civile e della Regione, che hanno dimostrato di non essere in grado di affrontare emergenze di questo tipo mostrandosi completamente impreparati, incapaci di attivarsi in tempi rapidi e di garantire i mezzi e gli uomini di cui c’era bisogno. Tutto questo nonostante l’arrivo della fortissima perturbazione fosse nota almeno con cinque giorni di anticipo e l’inverno in generale non possa certo essere considerato un evento imprevedibile”. Da qui una serie di contestazioni al governo: dall’abolizione del Corpo forestale dello Stato e delle province alle difficoltà di spendere i 28 milioni di euro in donazioni raccolti dal Dipartimento della Protezione Civile per le popolazioni colpite dal terremoto.”Le scuse non bastano. Non bastano a risarcire il dolore dei tanti cittadini lasciati al freddo, bloccati nelle loro case o morti sotto una slavina. E non bastano a prevenire che ciò che è accaduto, non succeda di nuovo”, conclude il post.