Rigopiano. “Stiamo organizzando una commemorazione. La politica stia fuori, non vogliamo che qualcuno faccia campagna elettorale sulla nostra pelle”. Lo dice in un’intervista a Radio Cusano Campus Alessio Feniello, il papà di Stefano, il giovane morto all’hotel Rigopiano dove era con la ragazza per festeggiare il suo compleanno. Secondo l’uomo, inoltre, tra gli indagati per la valanga sull’hotel che ha ucciso 29 persone, manca il presidente della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. “Mi dispiace che ad oggi non sia arrivato un avviso di garanzia anche a lui, che si vanta di lasciare la regione per candidarsi a Roma – dice Feniello –
Con quale faccia si candida? Questa volta ho fiducia nella giustizia. I magistrati e gli uomini della Forestale stanno facendo un ottimo lavoro, con un po’ di buona volontà si può arrivare anche a D’Alfonso che ha delle responsabilità. Lui ha indirizzato le turbine dove gli faceva comodo, dove gli amici lo sollecitavano”. L’invito a non esserci alle cerimonie vale anche per lui, oltre che per coloro che sono già iscritti nel registro della procura di Pescara. “Qualora questi personaggi indagati si presenteranno lì – conclude Feniello – io mi rifiuterò di partecipare. Non li vogliamo”.