Penne. I lavoratori del comparto tessile e abbigliamento questa mattina hanno scioperato 8 ore per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da sei mesi. Le organizzazioni sindacali hanno scelto di tenere la manifestazione a Penne perché la città vestina è il simbolo del comportato tessile in Abruzzo per la presenza di Brioni Roman Style, l’azienda dell’alta moda che recentemente ha attraversato una profonda crisi. Al fianco dei lavoratori si è schierata l’amministrazione comunale di Penne, guidata dal sindaco Mario Semproni. Alla manifestazione hanno partecipato anche i lavoratori di altre aziende abruzzesi in crisi, come Canali di Gissi e del polo tessile della val vibrata.
“Puntare sulla qualità anziché inseguire il lavoro a basso costo di Paesi lontani ¬ ha detto l’assessore comunale alle attività produttive di Penne, Gilberto Petrucci – I sarti pennesi non possono essere surrogati, ne perderebbe la qualità il prodotto. Credo che bisogna necessariamente tornare a confrontarsi tra le parti per trovare un accordo. Negli ultimi due anni ¬ sottolinea Gilberto Petrucci – nella provincia di Pescara sono stati persi 1.500 posti di lavoro, di cui il 90% sono donne, forza lavoro impiegata soprattutto nelle aziende dell’area vestina. Bisogna fare una attenta e profonda riflessione per invertire la rotta. Il Mise ha riconosciuto il territorio di Penne Area di crisi non complessa, sono previsti interventi e contributi, e come amministrazione comunale abbiamo intenzione di inserire agevolazioni fiscali nella programmazione finanziaria per le piccole e medie imprese”. Alla sciopero ha partecipato, in rappresentanza delle tre sigle sindacali, il segretario nazionale della Femca Cisl Mario Siviero.