Rigopiano. “Le nostre aspettative sono sempre le stesse, non sono cambiate. Vogliamo capire perche’ e’ successo. La tragedia si poteva evitare e vogliamo la conferma di questo”. A un anno dalla tragedia di Rigopiano parla cosi’ Gianluca Tanda, portavoce del Comitato vittime. “E’ passato un anno ma il dolore non si e’ attenuato. Il periodo di Natale per noi e’ stato drammatico. Le mamme e i papa’ che hanno perso i loro figli hanno sempre lo stesso sguardo di allora e gli occhi lucidi. Siamo molto piu’ sensibili emotivamente, casa nostra e’ cambiata, e’ cambiato tutto. Ci proviamo a convivere con questo dolore, ma non ci riusciamo. E’ una ferita aperta, che non si rimarginera’ mai”, si sfoga con l’AGI Tanda, che nella valanga ha perso il fratello Marco, pilota Ryanair, morto con la fidanzata Jessica Tinari. “In tutto questo tempo – prosegue Tanda – nessuno ha mai detto forse ho sbagliato, forse potevo fare di piu’, ero incompetente, non potevo ricoprire quel ruolo. Il nostro auspicio e’ che presto siano indagati tutti i responsabili e che inizi il processo”. Intanto, e’ stato messo a punto il programma delle iniziative organizzate per il prossimo 18 gennaio, in occasione del primo anniversario della tragedia. Alle 9.30 i familiari delle vittime e gli abitanti di Farindola si ritroveranno a Rigopiano per un momento di preghiera. Subito dopo, si terra’ una fiaccolata fino alla chiesa di Farindola, dove alle 11 sara’ celebrata la messa. La giornata proseguira’ alla cittadella dello sport di Penne, dove saranno piantate 29 piante di leccio, una per ogni vittima. Tra i partecipanti alla commemorazione ci sara’ anche Piero Mazzocchetti. La manifestazione sara’ presentata da Federico Perrotta e Pino Insegno. Alla cerimonia e’ stato invitato ufficialmente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Signor presidente – si legge nella lettera di invito – nel suo discorso di fine anno ha avuto la sensibilita’ ed ha onorato i nostri cari con un cordiale ricordo e per questo la ringraziamo tanto. Sappiamo che la sua agenda e’ piena di impegni, ma le chiediamo di farci un grande regalo partecipando alla nostra cerimonia. La sua presenza conferirebbe lustro alla manifestazione, ma soprattutto connoterebbe la vicinanza dello Stato alle nostre famiglie”.
“Massimo rispetto per il tempo della Procura, ma comincio a preoccuparmi anche dei tempi di prescrizione”. Lo dice all’AGI l’avvocato Wania Della Vigna, legale della famiglia di Sara Angelozzi, una delle 29 vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano, travolto un anno fa da una valanga. “Restiamo in fiduciosa attesa – aggiunge- che le indagini vengano concluse e che vengano portati a giudizio coloro sui quali grava con nesso causale la responsabilita’ dei morti e di coloro che hanno subito le lesioni”. Nella vicenda del resort sono indagate dalla Procura di Pescara 23 persone. “L’indagine – prosegue l’avvocato Della Vigna – e’ stata portata avanti in maniera esemplare, perche’ e’ stata condotta a 360 gradi cercando di individuare sia tutti gli elementi, tutte le persone e le istituzioni che dovevano valutare il rischio neve e valanghivo, sia la storia dell’edificio e, quindi, della costruzione. A novembre – ricorda – ci sono stati gli avvisi di garanzia e ora bisogna verificare quelli che sono stati gli approfondimenti da parte della procura, per vedere quali elementi in piu’ ha potuto ravvisare e se alcune posizioni saranno escluse da responsabilita’”. “La Procura – ribadisce il legale – ha lavorato in maniera molto attenta e precisa. Ci aspettiamo che entro l’anno ci sia qualche altra notizia positiva. Il lavoro e’ tanto e la procura ha tanto materiale, capisco i tempi e la necessita’ di tempi di approfondimento, pero’ e’ anche vero che bisogna salvaguardare i tempi di prescrizione dei vari reati. La prescrizione sui reati colposi e’ una scure che rimane sempre in agguato. Massimo rispetto per il tempo della Procura, ma comincio a preoccuparmi anche dei tempi di prescrizione”, conclude Della Vigna.