Pescara. “Porto in quest’aula il disappunto e la disperazione dei familiari delle vittime della tragedia di Rigopiano, che chiedono giustizia”, ha detto Primio Di Nicola (M5S) ricordando la “valanga omicida causata più dall’imperizia degli uomini che dalla malignità della natura, che causò la morte di 29 innocenti. Sono passati due anni e mezzo e da allora i familiari delle vittime attendono ancora il sollievo e l’aiuto economico che lo Stato aveva loro promesso”.
“Per quanto riguarda il fronte giudiziario vorrei protestare per le lungaggini processuali, in ultimo causate persino dall’incapacità di trovare un locale adatto a mandare avanti speditamente le udienze. Spero che il ministro della Giustizia intervenga con tutti gli strumenti disponibili per risolvere l’impiccio. Per quanto riguarda il sollievo economico che lo Stato aveva promesso ai superstiti vorrei ricordare che un dl del 2018 stanziava 10 milioni di euro. Non senza enfasi presentato alla stampa, il provvedimento stabiliva che sarebbe stata poi la Presidenza del Consiglio, insieme ai sindaci dei Comuni interessati, a individuare le famiglie beneficiarie e le somme spettanti a ciascuna. In attuazione della norma fu istituita e resa operativa un’apposita commissione tecnica, costituita anche dai predetti sindaci dei Comuni di residenza delle vittime e di coloro che hanno riportato lesioni gravi e gravissime. La riunione di insediamento e inizio lavori di tale commissione ebbe luogo il 5 novembre 2019 presso il dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio. Con nota del 21 gennaio 2020 la stessa Commissione provvedeva ad inviare alla Presidenza del Consiglio la
formale intesa raggiunta in ordine alla distribuzione dell’erogazione. Problema risolto? Macché”.
“Ad oggi, infatti, come rappresentato dal comitato per le vittime di Rigopiano, non risulta ancora pervenuta agli interessati da parte della Presidenza alcuna comunicazione. Mi auguro che il presidente del Consiglio e i suoi uffici intervengano al più presto, anzi immediatamente, per dare ai familiari di quelle vittime quel ristoro economico cui hanno diritto in una situazione aggravata per di più da tutte le difficoltà dell’emergenza socioeconomica determinata dall’emergenza Covid”, ha concluso Di Nicola.