Pescara. Una app per salvare la stagione balneare degli abruzzesi che, per l’assessore regionale al Turismo, Mauro Febbo, può iniziare il primo giugno. “La Regione Abruzzo”, dice all’Ansa dal litorale di Pescara, “ha predisposto un piano che consentirà ai cittadini di frequentare le nostre spiagge libere nel rispetto del distanziamento sociale come impongono le norme anti contagio da Covid 19”. Per andare al mare anche in spiaggia libera ci si dovrà quindi prenotare. “I cittadini potranno farlo attraverso una piattaforma digitale che sarà gestita dalla Regione in collaborazione con i titolari degli stabilimenti” spiega Febbo che aggiunge che “tutte le spiagge libere verranno attrezzate con ombrelloni, lettini e sdraio e per accedervi sarà necessario, appunto, prenotarsi in anticipo in modo da avere già assegnato il proprio spazio. Il costo, a prezzo calmierato sarà a carico della Regione che lo avrà preventivamente concordato con i balneari”.
Sulla data del primo giugno Febbo non ha dubbi: “L’ultima parola spetterà al governo, ma noi saremo pronti. Già da alcuni giorni si stanno sistemando gli stabilimenti”. Che dovranno rinunciare, sempre in chiave anti-coronavirus, a una fetta di ombrelloni all’interno dei loro spazi attrezzati: “Stimiamo – conclude Febbo – che sarà necessaria una riduzione di circa il 30-35% dei posti”. Se giugno è il traguardo per andare in spiaggia, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, sta pensando di riaprire la passeggiata lungomare già dal 1° maggio. “E’ questo l’orientamento – dice – lo decideremo nelle prossime ore. Di certo – aggiunge – i pescaresi vivono in simbiosi con il mare e sembra giunto il momento di riappropriarsi di un po’ di normalità, seppur con le cautele del caso”. Per Masci resterà comunque “un’estate difficile sotto il profilo economico”. E questo lo temono in particolare i gestori degli stabilimenti, anche se l’obiettivo per tutti è “ripartire quanto prima e con regole chiare che dovranno arrivarci dal governo centrale”, chiedono Riccardo Ciferni del “Trieste” e Lorenzo Iulianetti de “La Prora”. Come tanti loro colleghi tirano a lucido le sale da pranzo, i bar e i giardini. Sulla spiaggia, intanto, una ruspa ammucchia legname e rifiuti in attesa che la sabbia venga livellata e “così potremo iniziare a piantare gli ombrelloni”, spiegano due ragazzi intenti a sistemare il campo da beach volley. Chi al mare non ha mai rinunciato in questi mesi è un anziano pescatore che si incontra proprio sul confine tra Pescara e Montesilvano, ma anche lui ha qualcosa da ridire: “La corrente viene da sud e di seppie se ne pescano poche”.