Pescara. Superata la soglia dei 9 milioni di italiani vaccinati anche con la seconda dose. Secondo i dati pubblicati dal report del governo, per persone immunizzate sono in totale 9.049.348, pari al 15,27% della popolazione.
Sono invece 19.333.636 le persone che hanno ricevuto solo la prima dose, pari al 32,42% della popolazione.
La regione più virtuosa è la Puglia che ha utilizzato il 97,5% delle dosi a disposizione, seguita da Lombardia e Veneto a pari merito con il 96,9%.
Andreoni: “Troppo presto per protocollo non responder”
“Se un cittadino scopre di non avere risposta degli anticorpi dopo avere fatto due dosi di vaccino anti-Covid, una figura di riferimento per la valutazione del caso non è stata ancora individuata da nessun protocollo, non è prevista nessuna consulenza anche perchè non c’è neanche un’indicazione sulla possibilità di fare le prove anticorpali dopo la vaccinazione. Quello che posso consigliare è di rivolgersi al proprio medico di famiglia e a un centro di malattie infettive”.
Lo ha detto all’Ansa Massimo Andreoni, direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive di Roma Tor Vergata commentando la percentuale, anche se molto bassa, dei cosiddetti non responder al vaccino anti-Covid. E riferisce che al momento è in corso uno studio dei ricercatori di Tor Vergata su 10 persone, immunodepresse, che non hanno avuto risposta anticorpale all’immunizzante.
“Dalla ricerca è emerso che c’è una risposta a livello cellulare, ossia le persone seguite presentano una buona risposta citotossica, quindi pur non avendo sviluppato gli anticorpi, non rimangono completamenti indifesi davanti al virus”, ha spiegato. Secondo l’infettivologo, è ancora troppo presto per avere dei dati più precisi sulla questione non responder, e non è stata stabilita una routine di diagnostica con esami diversi da quello anticorpale per valutare la risposta del sistema immunitario in chi non reagisce al vaccino.
“Insomma, ci si muove off label – ha concluso – a questi pazienti, se potessi gestire le dosi a disposizione dei centri vaccinali, consiglierei una terza o una quarta dose, o di accorciare i tempi tra la prima e la seconda. Ma di fatto bisogna prima immunizzare chi non ha avuto neppure la prima dose”.