L’Aquila. Al via in tutto l’Abruzzo le celebrazioni per il 71esimo anniversario della Liberazione, un giorno fondamentale per la storia italiana che assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista. Il 25 aprile 1945 fu il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo. “Arrendersi o perire!” questa la parola d’ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi. La Liberazione mise così fine a venti anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra. La data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l’avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, consultazione per la quale per la prima volta furono chiamate alle urne per un voto politico le donne, e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.
Gli eventi in programma nel capoluogo regionale e nei capoluoghi di provincia:
L’Aquila: Alle 9, davanti allo stabilimento Thales Alenia per un omaggio ai caduti della Banca d’Italia e alle 9.30, in piazza IX Martiri, per un omaggio ai Nove Martiri giovinetti uccisi dai nazifascisti. Alle 10.15, a Filetto, per la commemorazione dei Martiri della strage nazifascista e alle 10.30, alla Villa Comunale, per l’omaggio ai Caduti della Patria: con la consegna delle Medaglie della Liberazione agli insigniti. A seguire alle 11, a Onna, omaggio ai Martiri della strage nazifascista e alle 11.30, all’interno della caserma Pasquali Campomizzi, per un omaggio al luogo del sacrificio dei Nove Martiri Aquilani.
Pescara: Le celebrazioni avranno luogo in piazza Garibaldi a partire dalle 10.30. A seguire alle 12 cerimonia presso la lapide ai caduti che si trova nella scuola di Colle Pineta, alle 13 in via delle Caserme il pranzo sociale della Liberazione. Alle 16,30 l’appuntamento è al Ponte del Mare dove sarà consegnata una targa dell’Anpi alla bandiera ‘No Ombrina’ ‘Una Resistente Ri-Conoscenza’.
Chieti: Alle 11.00 in Largo Cavallerizza per la deposizione corona d’alloro da parte del Comune di Chieti; alle 11.15 in Largo Martiri della Libertà per la deposizione corona d’alloro da parte della Provincia di Chieti, alle 11.30 al Polo Tecnico della Provincia in via Nicolini per la deposizione corona d’alloro da parte della Provincia di Chieti; alle 11.45 alla Villa Comunale per rendere onore ai caduti, con la deposizione della corona da parte del Prefetto di Chieti. Alle 12.10 l’intervento di Giovanni Legnini, Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. A seguire alle 12.15 il conferimento delle medaglie commemorative di liberazione.
Teramo: Alle 10 la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti della Resistenza in largo Madonna delle Grazie, alle 11 in viale Mazzini la deposizione di un’altra corona davanti al monumento ai Caduti di tutte le guerre. Alle 11.30, nella Villa comunale “Stefano Bandini”, una cerimonia per ricordare Mario Capuani, Alberto Pepe, Berardo D’Antonio e Romolo Di Giovannantonio, tutti martiti teramani del nazifascismo.