Pescara. Dodici detenuti svolgeranno lavori di pubblica utilità per i Comuni di Pescara e Montesilvano (Pescara) e per il Museo delle Genti d’Abruzzo: lo prevedono i protocolli d’intesa sottoscritti tra la casa circondariale del capoluogo adriatico, i due Comuni e il Museo. Dieci detenuti lavoreranno per il Comune di Pescara, uno per quello di Montesilvano ed uno per il Museo. L’obiettivo dei protocolli è la promozione di progetti relativi a lavori di pubblica utilità gratuita, a favore della collettività, favorendo la partecipazione dei detenuti a iniziative di pulizia delle aree verdi, manutenzione, trasporto, sgombero, pulizia e manutenzione di luoghi di pertinenza comunale e servizi di interesse pubblico. Le convenzioni stipulate hanno durata di un anno e sono eventualmente prorogabili. Ai detenuti sarà garantita attività di formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; saranno seguiti da tutor messi a disposizione dagli enti ospitanti. Lavoreranno dal lunedì al venerdì con due rientri pomeridiani. I protocolli sono stati presentati stamani nel corso di una conferenza stampa a Pescara. Presenti, tra gli altri, il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, il direttore del carcere di Pescara, Franco Pettinelli, il presidente del Museo delle Genti d’Abruzzo, Roberto Marzetti, il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, ed un detenuto impegnato in uno dei progetti. “Sono orgoglioso di lavorare qui dice Guglielmo, impegnato al museo dal primo giorno mi fanno sentire come a casa e mi aiutano a scrollare di dosso il passato. Mi sento una persona nuova, diversa e molto felice”. “Questi protocolli afferma Chiavaroli servono ad offrire una seconda opportunità. Sto lavorando molto per coinvolgere non solo le istituzioni, ma anche le aziende, perché l’obiettivo è far lavorare i detenuti con la stessa dignità degli altri. Nel nostro Paese c’è una recidiva del 70%, per cui sette persone su dieci, uscendo dal carcere, tornano a delinquere. Con questi progetti i detenuti potranno riavviarsi ad una vita nella legalità”. Il direttore del carcere sottolinea i vantaggi rappresentati dalle iniziative e cioè “la rieducazione e il reinserimento sociale”, potendo contare anche su “un minimo di formazione professionale”. Soddisfatto anche il sindaco di Pescara, il quale annuncia che in Comune i detenuti si occuperanno della digitalizzazione degli atti e della pulizia dei parchi.
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