Montesilvano. L’Italia batte la Polonia 3-2 (25-19,25-19, 24-26, 17-25, 15-6), ed è campione d’Europa U20 agli Eurovolley 2022, campionati europei maschili che si sono disputati in Abruzzo: di fronte al pubblico del PalaRoma di Montesilvano (Pescara), gli azzurri hanno bissato il successo ottenuto contro i polacchi nell’ultima gara della fase a gironi nella Pool I; in quella circostanza la partita finì 3-0 pwer l’Italia.
Grande entusiasmo al termine del match con la festa in campo e sugli spalti dove c’erano quasi duemila spettatori.
Alla fine così i pronostici che volevano l’Italia di Matteo Battocchio come favorita, sono stati rispettati e per l’Italia del volley si scrive un’altra pagina storica. La gara ha visto la vittoria in agilità degli azzurrini nei primi due set, prima del ritorno prepotente della Polonia che recupera lo svantaggio e arriva sul 2-2. Nel quinto e decisivo set però la squadra di Battocchio non sbaglia portando a casa il titolo di Campione d’Europa.
Montesilvano. Queste le dichiarazioni del direttore tecnico del settore giovanile maschile Julio Velasco, del tecnico Matteo Battocchio e degli azzurrini che questa sera a Montesilvano si sono laureati campioni d’Europa Under 20 maschile al termine della combattuta finale contro la Polonia.
JULIO VELASCO: “È stata una stagione incredibile: sia nel maschile che nel femminile abbiamo vinto tutti i Campionati Europei di categoria. E’ una grande pressione per le squadre perché quando è così hanno l’obbligo di vincere e non è mai facile, per cui siamo più che felici. Questa sera c’è stata una dimostrazione di carattere da parte di questa squadra che dopo il 2-2 della Polonia ha affrontato il tie-break con grande determinazione. Ora tifiamo tutti per le donne, ma senza fare pressione perché il mondiale è difficilissimo e loro sono tra le favorite. Questi risultati sono possibili solo grazie a un lavoro di squadra tra giocatori, tecnici e Federazione che ci ha messo in condizione di lavorare al meglio. Importante anche il contributo delle società con cui lavoriamo. Merito anche ai tifosi che qui sono stati meravigliosi. Da fuori si soffre molto di più, quando sono in campo come allenatore soffro decisamente di meno perché ci sono sempre tante cose a cui pensare. Il tie-break vinto senza sofferenze è stato davvero una liberazione”.