Pescara. I Giochi del Mediterraneo, previsti dal 28 agosto al 6 settembre, sono alle porte, ma ancora poco o nulla si sa su un evento che, secondo gli organizzatori, darà lustro e immagine all’Abruzzo. Anche il sito Internet ufficiale dell’evento, scarno di informazioni che diano un quadro chiaro ai cittadini. La grande incognita è la disponibilità di fondi alla luce della denuncia del presidente del Comitato organizzatore, nonché primo cittadino di Pescara Marco Alessandrini, che più volte ha lanciato l’allarme sula difficoltà raggiungere il budget ottimale di 9 milioni di euro, in buona parte pubblici. Mancano anche notizie dettagliate e aggiornate sullo stato dell’arte dei lavori in corso e della logistica, e anche su chi e come lavorerà negli staff dell’organizzazione. Pescara 2015 è un evento annunciato come di primissimo ordine, che promette di dare grande lustro a Pescara nonostante i Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 non siano certo passati alla storia. I giochi sulla spiaggia dovrebbero richiamare la partecipazione di oltre 1.500 tra atleti e staff delle delegazioni dei Comitati olimpici nazionali di 24 Paesi del Mediterraneo, pronti a misurarsi in 11 discipline tra sport acquatici e quelli di spiaggia, sempre più popolari e praticati nel mondo. Saranno protagonisti 200 arbitri e giudici, 120 giornalisti e 900 volontari. Il 7 maggio c’è stata la visita di capi delegazione dei Paesi partecipanti per verificare lo stato di avanzamento di tutti gli aspetti organizzativi. Il Comitato organizzatore è composto dai rappresentanti del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), del Comune di Pescara, della Regione Abruzzo, sotto l’egida del Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo (Cimj). Presidente del comitato è come detto Alessandrini, vice presidenti Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, e Giovanni Malagò, presidente nazionale del Coni. Componenti del comitato sono Roberto Fabbricini, segretario generale del Coni, Enzo Del Vecchio, vice sindaco di Pescara, Mario Mazzocca, assessore regionale alla Protezione civile, Tommaso Vespasiano, dirigente comunale di Pescara. Il direttore generale è Guglielmo Petrosino, romano, ex segretario generale della Federazione italiana giuoco calcio (Figc), dirigente del Coni, capo delegazione della Nazionale di calcio ai Giochi del mediterraneo del 1997. Ha preso parte all’organizzazione anche dei Giochi di Pescara 2009. Petrosino e il sindaco Alessandrini avevano quantificato già nell’estate 2014 il fabbisogno economico per l’ottimale riuscita della manifestazione intorno ai 9 milioni, a carico di Coni e del Comune che, però, vive una drammatica crisi di bilancio e rischia il dissesto finanziario. Alessandrini ha denunciato che “la Regione a oggi non può nulla, per via di una legge regionale approvata dalla precedente amministrazione di centrodestra guidata da Gianni Chiodi, la legge 23 dell’aprile 2014, che non prevede oneri a carico dell’ente per i giochi in questione”. È, però, arrivato il soccorso di D’Alfonso, grazie alla rimodulazione dei fondi Par Fsc (già Fas) 2007-2013 che ha dirottato da altre poste 1 milione di euro per i Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia. Una decisione che è stata criticata dal gruppo consiliare in Regione Abruzzo di centrodestra, secondo il quale ci sono ben altre priorità per l’utilizzo dei fondi Par Fsc.
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