Pescara. La Regione Abruzzo chiede ai comuni della val Pescara di emanare specifiche ordinanze di divieto di pesca ad uso alimentare lungo tutto il fiume Pescara da Bussi alla foce, ammettendo solo la pesca “no kill” con rilascio immediato del pescato. Lo rende noto il Forum Abruzzese che divulga la nota del 10 novembre scorso, a firma del responsabile dell’Ufficio Sanità veterinaria Bucciarelli, con cui si chiede di estendere il divieto al resto del fiume, da Bussi alla foce, per un arco temporale di almeno sei mesi in attesa di ulteriori approfondimenti. “Il provvedimento ¬ aggiunge il Forum – si è reso necessario dopo gli sconfortanti dati riguardanti la presenza di mercurio e altri contaminanti nei pesci emersi in uno studio dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo. I tratti di fiume dentro al Sito Nazionale di Bonifica avevano già questi divieti da alcuni anni”.
Ora, il Forum H2O chiede ai sindaci non solo di emanare le ordinanze di divieto ma “di assicurare un’informazione capillare e una sorveglianza adeguata, in considerazione del fatto che ci sono anche stranieri che frequentano l’asta del fiume per procurare cibo alle loto famiglie, bambini compresi, pescando”. Il Forum sottolinea che “intanto è arrivata anche la convocazione del Ministero dell’Ambiente per la conferenza dei servizi del 30 novembre, con all’ordine del giorno numerosissimi punti di fondamentale importanza. Basta leggere i nomi dei soggetti privati per le aree del SIN che da otto anni attendono addirittura l’espletamento delle propedeutiche indagini di caratterizzazione per capire come siano del tutto inaccettabili i ritardi accumulatisi: si va da Terna a Anas, da Enel (per la fondamentale area della Diga di Alanno piena di sedimenti) a Strada dei Parchi”.