In Italia andare in terapia è spesso visto come un tabù; per fortuna, di recente piano piano sembra decrescere lo stigma sociale intorno alla psicoterapia. Stress e ansia sono all’ordine del giorno, ma è importante capire se è necessario affrontare un supporto psicoterapeutico.
Il segnale da prendere subito in considerazione è la persistenza di dinamiche particolari. Non bisogna provare a risolvere le proprie difficoltà in autonomia: se, nonostante i nostri sforzi nel superare i problemi, non vi è alcun punto di svolta, è un segno inequivocabile del bisogno di uno psicologo o psicoterapeuta.
Nel periodo post pandemico, i dati di persone che hanno deciso di andare dallo psicologo sono in aumento. Si è avuto un incremento del 26% dei disturbi legati all’ansia e del 28% dei casi di depressione; si è anche sottolineato un aumento di disturbi nei più giovani, con il 60% in più di patologie legate all’adolescenza. Il 39% in più degli adolescenti e dei minori di 24 anni hanno richiesto una consulenza psicologica, grazie anche allo sviluppo della psicoterapia online.
Questa è stata uno strumento di particolare importanza nel periodo della pandemia, proprio per l’impossibilità delle sedute in presenza: si è inclini ad aprirsi più facilmente, creando un legame di fiducia tra paziente e professionista.
Psicoterapia online, è boom in Abruzzo
In Abruzzo, in particolare, le richieste di terapia online (chiamata anche “teleterapia”) hanno subito un incremento notevole. Secondo i dati della startup Serenis, l’ansia nella regione Abruzzo è il problema maggiormente avvertito per il 54% delle persone e, solo in provincia di Pescara, si arriva al 78% di richieste di aiuto.
Daniele Francescon, cofounder di Serenis, afferma: “il digitale ha il grande pregio di rendere più accessibile il benessere mentale, non solo per un tema economico o di comodità, ma anche perché riduce le “frizioni” del prendere la decisione di rivolgersi a un terapeuta e “ammorbidisce” lo stigma che da sempre ha accompagnato la psicoterapia”.
Polaris, arriva il progetto che premia i migliori psicologi
A questo scopo nasce Polaris, riconoscimento che prova a rendere visibili gli psicoterapeuti che, in base alle recensioni sul web, sono riusciti a supportare le persone in un momento in cui esse hanno particolarmente bisogno di aiuto psicologico.
Continua Francescon: “Polaris nasce proprio con questo obiettivo: dimostrare gli effetti virtuosi dell’integrazione e della complementarietà tra fisico e digitale (ndr, solo l’1% dei terapeuti premiati lavora con Serenis, mentre il resto riceve in studio in modo indipendente), proponendosi contemporaneamente, nel suo piccolo, come garanzia di qualità online, grazie al coinvolgimento di un gruppo di specialisti esterni autorevoli nella valutazione dei profili dei terapeuti premiati”.
I criteri che regolano il premio sono 4:
- l’analisi di più di 70 mila recensioni presenti sul web;
- la corrispondenza di queste con il curriculum vitae del professionista e con le referenze;
- richiesta di pareri professionali a degli esperti;
- selezione dei professionisti.
In Abruzzo, sono venti gli psicologi e le psicologhe che sono stati riconosciuti da Serenis per la migliore presenza sul web, suddivisi nelle quattro province di Pescara, L’Aquila, Chieti e Teramo, ognuno con una diversa area di specializzazione. Tra questi, il prof. Luca di Venanzio, classificatosi al primo posto per il maggior numero di recensioni positive nella categoria “ansia”: ben 537 opinioni di pazienti.