Penne. In duemila ieri sera si sono ritrovati per commemorare le 29 vittime dell’hotel Rigopiano. La cerimonia, voluta ed officiata da monsignor Tommaso Valentinetti arcivescovo di Pescara, si è svolta al palasport di Penne. L’arcivescovo che ha voluto il buio all’interno del palasport e fatto accendere a ciascuno dei presenti una candela in segno di preghiera e di speranza. E’ stata la luce del cero pasquale, condivisa all’inizio della celebrazione ad accendere le fiaccole passato di candela in candela dai soccorritori.
Dolore e commozione tra i presenti, ma non sono mancati momenti di tensione. Alcuni familiari delle vittime, tra cui i genitori di Stefano Feniello, hanno contestato la presenza del sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, accusato di aver accompagnato gli ospiti in albergo, ma di non essersi adoperato per evacuarli. A difendere il primo cittadino è stato proprio l’ex sindaco di Farindola, Massimiliano Giancaterino, che nella tragedia ha perso il fratello Alessandro. “Vergognatevi voi!”, avrebbe gridato. ”Dov’è la misericordia? Dov’è?”. Hanno contestualmente guadagnato l’uscita anche i genitori e le sorelle di Sebastiano Di Carlo, fra le vittime insieme con la moglie Nadia Acconciamessa e reso orfano il piccolo Edoardo, sopravvissuto.
Ma quando la cerimonia può finalmente iniziare, monsignor Valentinetti esordisce così: “Era giusto che ci trovassimo qui! Luogo dove iniziarono gli aiuti, luogo dell’attesa, del dolore, ma anche della speranza”. “Ho celebrato un funerale di un’enormità tale come può essere quello di 27 bambini morti sotto le macerie della scuola di San Giuliano di Puglia, quand’ero vescovo di Termoli. Ho temuto di fare la stessa cosa qui. Poi i funerali sono stati separati e così ho voluto che stasera ci incontrassimo a Penne”. “La morte è e resta un enigma per tutti noi” ha detto Valentinetti nell’omelia. “Il dolore della morte non trova parole.”
A rappresentare il governo la pennese Federica Chiavaroli, sottosegretaria alla giustizia. Presenti anche i sindaci di Penne, Montesilvano e Collecorvino. Assenti il prefetto Provolo e il presidente della Provincia Di Marco. Il capitano dei carabinieri Alessandro Albano ha fatto gli onori di casa alle forze dell’ordine; c’era Luca Verna dei vigili del Fuoco, direttore tecnico dei soccorsi.
Foto: SIR