Rigopiano. Sono state trovate vive sei persone, hanno resistito al freddo e alla neve. Questo è il miracolo Abruzzo. Sono riuscite a ripararsi sotto a un solaio. Non hanno mollato e attendevano che i soccorritori li salvassero. Sono in corso le operazione per estrarle dalla struttura. Si cercano altri superstiti. E’ una corsa contro il tempo.
Due elicotteri, uno della Guardia Costiera con a bordo personale del 118, e uno dei Vigili del Fuoco stanno sorvolando la zona dell’hotel Rigopiano in attesa che da terra diano indicazioni per far scendere i medici e dare soccorso ai sei superstiti. E’ probabile che i sopravvissuti, dopo la primissima assistenza, siano trasferiti in ospedale con gli stessi elicotteri.
All’ospedale di Pescara, dove sono riuniti decine di parenti di dispersi dell’ Hotel Rigopiano, si sta diffondendo la notizia delle sei persone trovate vive. I familiari erano da ore in un’angoscia disperante riuniti nell’ex biblioteca dell’ospedale con l’assistenza di medici e psicologi. I dispersi sono in tutto una trentina e ora ci si chiede chi sia stato trovato vivo. “Ci sono famiglie, genitori di ragazzi, le vittime sono in gran parte giovani – racconto il medico rianimatore Vincenzo Di Giovanni -. Finché non avranno notizie definitive la loro ansia resterà tremenda”.
Coperte termiche e liquidi sono stati chiesti dai soccorritori che stanno lavorando per liberare le sei persone individuate tra le macerie dell’hotel Rigopiano. Si sta cercando, inoltre, di far arrivare il maggior numero di ambulanze nell’area per prestare i primissimi soccorsi ai sopravvissuti.
Ci sono due bambine tra i superstiti e una sarebbe in condizioni difficili dopo ben 40 ore sotto l’hotel.
All’ospedale dell’Aquila sono stati approntati due posti in rianimazione per accogliere due dei feriti rimasti intrappolati nell’albergo Rigopiano di Farindola. Un elicottero del 118 dell’ospedale si è levato in volo verso le 13 per raggiungere la località colpita dalla slavina. Tutto è pronto per assistere i due superstiti di Farindola.
”Appena ci hanno visto erano felicissime e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolte positivamente per averci visto”, Cosi il soccorritore alpino della Guardia di Finanza Marco Bini racconta gli attimi del salvataggio della mamma e della figlia. ”Le abbiamo trovate nel vano cucina, e poi abbiamo salvato le altre persone”.
“Abbiamo la speranza di trovarne altri vivi. Si sta andando avanti nel varco aperto, ma è molto pericoloso. Potrebbero esserci altre sacche d’aria”. Lo ha detto il vice brigadiere della Finanza, Marco Bini, spiegando che dal “varco che ci siamo creati ci spostiamo all’interno dell’albergo Rigopiano, ma è molto difficile andare avanti perché pericoloso”.
”Probabilmente oltre ad accendere un fuoco avevano qualcosa da mangiare con loro”, ha raccontato il soccorritore Marco Bini che ha estratto mamma e figlia. ”Mentre noi stavamo scavando questo varco loro ci sentivano. La speranza ora è quella di ritrovare altre persone in vita anche se non abbiamo avuto altri segnali o sentito rumori”, spiega.
Giampiero Parete è stato dimesso e ha già riabbracciato la moglie e il figlio, che si trovano attualmente in osservazione nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pescara. Il 38enne, che era riuscito a evitare la slavina e ha lanciato l’allarme, ora è con i suoi familiari ma manca ancora l’altra figlia, la piccola Ludovica, che era con loro in albergo.
Il primo gruppo di persone individuate trovato nella zona ricreativa dell’albergo, dove c’erano il bar e la sala biliardo. Lo dice il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, aggiungendo che la situazione è in continua evoluzione. “Con quella slavina non c’era alcuna possibilità. E’ davvero un miracolo”, ha aggiunto sottolineando che i soccorritori stanno lavorando in condizioni difficilissime con il rischio di nuove valanghe e la nebbia che è scesa sulla zona.
Al momento si sta estraendo terzo superstite del primo gruppo. I soccorritori stanno estraendo dalle macerie dell’hotel Rigopiano la terza persona del primo gruppo di sei superstiti individuato questa mattina. Lo rendono noto fonti dei vigili del fuoco.
E’ stato anche individuato e raggiunto un settimo superstite.
Trovato un corpo senza vita all’interno dell’hotel, si tratterebbe di uno dei camerieri.
Quattro i bimbi tra i superstiti, uno già fuori, A quanto si riesce a ricostruire dalle informazioni dei soccorritori, sarebbero tutti nel gruppo delle persone ritrovate in vita sotto neve e macerie. Uno già estratto e portato in ospedale è il figlio di Giampiero Parete, l’uomo che è scampato per caso alla valanga e ha dato l’allarme. Gli altri bambini sono il figlio di Dino Di Michelangelo e Marina Serraiocco, che sarebbe tra i sopravvissuti secondo quanto riferito dal sindaco di Osimo; e il figlio di Sebastiano e Nadia Di Carlo, anche lui sopravvissuto in base a quanto riferito da una zia. Sarebbe viva anche la seconda figlia dei Parete: la mamma ha inviato i soccorritori che l’hanno salvata ad cercarla “nella stanza accanto”.
Estratti da vigili del fuoco tre bambini, I vigili del fuoco hanno appena estratto dalle macerie dell’hotel Rigopiano tre bambini. Si tratterebbe, si apprende da fonti degli stessi vigili del fuoco, di quel gruppo di persone che era stato individuato per ultimo. Attorno alle 16, gli uomini dei Vigili del Fuoco, del Soccorso alpino e della Guardia di Finanza che stanno lavorando da ore, avevano stabilito un contatto con un ulteriore gruppo di superstiti, tre persone, dopo quello di sei trovato in mattinata e una settima persona individuata nel primo pomeriggio.
Riconosciuta anche seconda vittima, si tratta di Gabriele D’Angelo, cameriere dell’Hotel. Sono stati i parenti a confermare l’accaduto.
Curcio: 5 estratti e 5 da estrarre.
I tre bimbi in buone condizioni: Ludovica Parete, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo
Procura dispone autopsia vittime valanga