Pescara. Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP presso il Tribunale di Pescara nei confronti di Marco Tritapepe, che esercitava l’attività di dietologo nutrizionista abusivo a Pescara, in via Orazio 152.
Il sedicente professionista era già stato oggetto di attenzione investigativa da parte delle Fiamme Gialle allorché, sulla scorta di attività info-investigativa, lo scorso gennaio hanno proceduto ad una perquisizione a Pescara, che ha consentito di sottoporre a sequestro le attrezzature utilizzate e documentazione sanitaria riguardante circa 500 pazienti.
Peraltro, imperterrito, lo scorso 19 marzo, nel corso di un accesso a fini fiscali, il Tritapepe è stato nuovamente trovato intento ad effettuare consulti medici a vari pazienti per cui, a tal punto, si è proceduto al sequestro anche di tutti i locali e di due stanze, siti nel medesimo sito precedente, oltre che delle attrezzature utilizzate e delle cartelle di circa 200 clienti.
A seguito dell’intervento e della divulgazione a mezzo stampa dell’attività di servizio e, nonostante alcuni clienti si fossero rivolti al Tritapepe per verificare se fosse lui il professionista abusivo oggetto dell’intervento, lo stesso ha negato ogni circostanza e coinvolgimento, continuando ancora la propria attività. Il tutto con lo stratagemma di spostare il proprio studio e luogo di ricevimento, in altro stabile sempre a Pescara, questa volta in via Orazio 152.
I finanzieri hanno così ulteriormente proseguito gli accertamenti assumendo informazioni da ulteriori clienti e, all’esito delle attività investigative e dell’accertata reiterazione dell’esercizio abusivo dell’attività, la Procura della Repubblica di Pescara, ha inoltrato richiesta di sequestro preventivo, accolto dal GIP di Pescara.
Il provvedimento giudiziario è stato ora eseguito dai finanzieri che, all’atto dell’accesso presso i locali di via Orazio 152, hanno colto in flagranza il Tritapepe intento a visitare pazienti e sottoposto a sequestro i nuovi locali e attrezzature utilizzate dal professionista abusivo. Ovviamente nei confronti del medesimo seguiranno anche gli sviluppi dell’intervento anche ai fini fiscali per la verifica del trattamento dei ricavi conseguiti dall’illecita attività.
Tale ultima operazione dimostra ancora una volta l’elevatissimo livello di attenzione che la locale Autorità Giudiziaria ed il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara hanno nei confronti dei fenomeni di abusivismo, a tutela dei cittadini – anche sotto il profilo sanitario, come in questo caso – e degli operatori professionali di settore operanti nell’economia legale.
Da ultimo, va detto che la Procura della Repubblica di Pescara ha rilasciato specifico nullaosta alla comunicazione dei dati riguardanti le attività del Tritapepe affinché i clienti dello stesso possano essere portati a conoscenza dell’abusività della professione medica dallo stesso esercitata e, di conseguenza, siano messi in grado di denunciare i loro casi alla Magistratura ed alla Guardia di Finanza nonché di tutelarsi nelle sedi ritenute più opportune.