L’Aquila. Il Sole 24 Ore ha pubblicato la classifica degli Atenei italiani. Le Università che salgono sul podio sono Verona, Trento e il Politecnico di Milano. Fra i poli non statali al primo posto la Luiss che scavalca la Bocconi, al secondo posto, seguite dal San Raffaele. Anche quest’anno la classifica qualità è guidata dagli Atenei del Nord, mentre il Mezzogiorno continua ad arrancare occupando stabilmente gli ultimi scalini della graduatoria, chiusa anche quest’anno dalla Parthenope di Napoli per gli atenei statali e dalla Kore di Enna per quelli non statali. La nuova edizione dei ranking universitari del Sole 24 Ore si basa su 12 indicatori tradizionali che puntano a misurare i risultati di didattica e ricerca. Tali indicatori sono divisi in due grandi ambiti: i primi nove misurano il polso alle attività di didattica dei singoli atenei, dalla solidità della struttura dei docenti alla capacità di garantire puntualità negli studi, collegamenti internazionali ed esperienze lavorative durante il corso di laurea; gli ultimi tre misurano invece i risultati della ricerca, in tre macro-ambiti esaminati dall’Agenzia nazionale di valutazione: la qualità della produzione scientifica, quella dei dottorati e la capacità dei dipartimenti di ottenere finanziamenti esterni per i loro progetti.
Ma come si piazzano in classifica gli Atenei abruzzesi? Al 27esimo posto l’Università di Chieti-Pescara che guadagna sei posizioni rispetto all’anno recedente. Dieci posizioni dopo, a 37esimo posto, l’Università di Teramo che invece scende di sei posizioni rispetto alla classifica 2015. Dopo ben 11 posti, ed ultima in regione, l’Università dell’Aquila che, con la sua 48esima posizione in classifica, sale di 5 gradini rispetto al 2015. In linea con il trend i nostri Atenei vanno dunque ad occupare le posizioni basse della classifica.
@fededimarzio84