Pescara. “Andremo via solo dopo che il Consiglio regionale avrà approvato un atto con cui si impegna a garantire il finanziamento annuale della legge 57 sulla Vita indipendente”. Così i manifestanti del Movimento Vita Indipendente Abruzzo, da lunedì incatenati nella sede della Regione a Pescara dove hanno trascorso la notte. Non basta loro il documento dell’assessore Sclocco che si è impegnata a reperire un milione di euro. Con una lettera inviata al presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e al responsabile regionale del Movimento della vita Indipendente l’assessore regionale alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, si è impegnata “a finanziare, per un milione di euro, per l’anno 2015, il fondo relativo alla legge regionale 57/2012” che disciplina gli interventi della Regione per la vita indipendente. Nella lettera l’assessore, riscontrata la disponibilità degli altri componenti della Giunta, indica anche tempistica e modalità di rifinanziamento della legge stessa. I primi 400 mila euro saranno reperiti nell’ambito della bozza di bilancio in corso di discussione presso le commissioni consiliari; altri 400 mila euro “saranno garantiti all’uscita dal commissariamento per il Piano di risanamento della sanità entro il prossimo 30 giugno; infine, informa Sclocco in una nota, 200 mila euro saranno resi disponibili al 30 settembre 2015 a seguito degli assestamenti di bilancio relativi al 2015. “Sono assolutamente convinta – conclude l’assessore – della necessità di procedere con tale impegno, alla luce dei molteplici bisogni delle persone con disabilità e dell’importanza e della rilevanza degli strumenti per la Vita indipendente, che per troppi anni è stata trascurata, considerato che per gli anni 2013 e 2014 tale legge non era -stata mai rifinanziata”. “Con tutto il rispetto per l’assessore – dichiarano i disabili incatenati – vogliamo l’impegno del Consiglio”. “Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione, che però non ci convince. Pertanto continueremo con la nostra protesta fino al prossimo Consiglio, in attesa di un provvedimento più impegnativo”, affermano alla fine della seconda giornata di protesta i disabili del movimento Vita indipendente. Il timore dei manifestanti – quattro persone con disabilità gravi – è che si ripeta quanto già accaduto lo scorso anno, quando “una delibera approvata dal Consiglio non ha avuto nessun effetto concreto. Non ci fidiamo – affermano – e vogliamo un provvedimento definitivo ed impegnativo”. Per i quattro disabili si prospetta un’altra notte trascorsa nella sede della Regione.
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